L'edizione originale è forse il prodotto meglio confezionato degli anni '70. Copertina bellissima, eletta la migliore del 1975 realizzata in collaborazione tra Linda e l'Hipgnosis Studio, due poster allegati e tre adesivi. "Venus and Mars" fu il primo disco dei Wings a venire lanciato in grande stile con un party a bordo della Queen Mary e tanta promozione. Il motivo era molto semplice, si doveva preparare l'Over the World Tour e il gruppo aveva in mente grandi cose a tal proposito. Rispetto ai precedenti è un po' meno spontaneo, più levigato e molto FM nonostante sia nato in varie session tra il Sud degli Stati Uniti, New Orleans, e l'Inghilterra. E' un po' il "Rumors" dei Wings ma non per questo è un disco da sottovalutare perché può vantare una omogeneità di suono che mai più si udirà in un disco dei Wings o del McCartney solista. In questa nuova edizione c'è poco da aggiungere, audio eccezionale riportato ad un vigore forte che mancava anche al master del '75 che suonava stranamente piatto, l'edizione poi del '93 è da cestinare in tutto e per tutto. L'iniziale "Venus and Mars/Rockshow" mette subito le cose in chiaro con la sua atmosfera calda e avvolgente, persino la stramba chiusura con il tema della sopa opera "Crossroads" è un piacere all'ascolto. In mezzo le perle "Love in Song" e "Medice Jar", incise ancora con Geoff Britton alla batteria prima che in corso d'opera subentrasse Joe English. La composizione di McCulloch è strepitosa e personalmente la considero uno dei migliori brani del gruppo. Denny Laine collabora poco, "Spirits of Ancient Egypt" rimane una composizione minore anche se dal vivo si farà valere come tutto il resto del disco. Ma è il bonus disc a fornire spunti interessanti in questa edizione; Paul aggiunge il 45 giri "Junior's Farm/Sally G" del 1974 e il brano a firma dei Country Hams "Walking in the Park With Eloise", composizione jazz scritta dal padre che ripulita è un gioiellino niente male. Dal documentario "One Hand Clapping" una stupefacente e rocciosa versione di "Soily" e due demo di canzoni destinate ad altri artisti. "Let's Love" è una composizione al piano per Peggy Lee, mentre "4th of July" è una graziosa canzone scritta con Linda per John Christie e risalente alle session di Nashville. Qui è presentata in versione solo abbozzata con la chitarra. Altre chicche sono la versione singolo editata da Alan Parson di "Letting Go" che differisce per l'introduzione all'organo e la parte di batteria suonata da Britton e una early take di "Rock Show" senza tanti fronzoli e molto sporca.

A sorpresa McCartney ha regalato altri tre brani dal suo sito, due differenti take di "Letting Go" e "Rock Show", la prima in particolare è ancora nella sua grezza forma blues, e un inedito mai sentito prima: "Love my Baby", una ninna nanna blues suonata allo xilofono.


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