Due amiche americane, una che sembra un pezzo di legno con manico di scopa inglobato, l'altra vagamente zoccola (o comunque aperta a tutte le esperienze) , la musa Scarlett  arrivano a Barcellona a inizio estate. Il pezzo di legno wasp deve studiare per un master sull'identità catalana, l'altra l'accompagna per vedere un po' che succede.  Arrivano da una zia del pezzo di legno che abita col marito grasso in una casa principesca, vanno in giro e incontrano il Bardém artista maledetto che dice loro chiaro e tondo se lo vogliono accompagnare a oviedo a vedere una statua bellissima (un cristo in una chiesa visto per 3 secondi che a uno che non ne sa, sinceramente non dice nulla) e a farsi delle belle scopate!. Il pezzo di legno s'indigna (tra l'altro è fidanzata con una specie di coglione newyorchese) l'altra s'arrapa. Insomma ci vanno e quando la Scarlett è già lì bella e pronta le viene mal di pancia (!?) e non conclude. Così il Bardèm si spupazza l'altra. Questi i primi 15 minuti. Di tutto il resto dirò soltanto che a un certo punto arriva la Penelope (ex moglie del nostro artista) (maledetto  che gira in alfa romeo d'epoca, ha un padre maiale con casa principesca e una villa moderna che pare un museo) che ha tentato il suicidio ed è andata fuori di testa che ingaggia un menage a trois con il Bardem e la Scarlett che al confronto della Penelope diventa un tocco di legno.

Basta trama. L'unica cosa bella del film è la Cruz  in sottoveste, soprattutto quando parla in spagnolo, sensuale e cattiva al punto giusto. Il resto è una pochade ridicola che non fa ne ridere ne piangere, in cui non c'è una battuta che valga la pena. Unica tesi di fondo: gli americani sono dei pezzi di legno andati fuori di testa per la prudusiun (un po' come  i bresciani) incapaci di vivere la vita nel suo pieno ma rigidamente rispettosi di schemi prefissati, mentre nella vecchia europa, nella 'vagamente' di moda Barcellona  ce la si può spassare alla grande (ma con i soldi per farlo, ovviamente) tra bicchieri di vino, concerti di chitarra classica e sesso libero. Per l'amor di dio,  potrebbe anche andar bene, ma il film non c'è, non è riuscito, non decolla, non ha idee ne veri colpi di scena.

Al caro Woody, autore di pagine memorabili e che anche nel recente passato aveva avuto lampi di classe (per me Match Point è un gran film), diciamo che non è obbligatorio fare un film all'anno. C'era interesse per vedere il primo suo film (così ho letto, ma non lo so per certo) con delle ambientazioni mediterranee e solari, ma  mi è parso che effettivamente ciò non abbia aggiunto niente e che il regista stesso si sia sentito a disagio nel ritrarre una realtà che non conosce e che non fa parte del suo dna.

In certi momenti pare un Almodovar risciaquato nello Hudson, o un Allen affogato nel llobregat.

Saludos.

Carico i commenti... con calma