Constatato il polverone innalzato dalla review su Xasthur alias Malefic alias Scott Corner (della serie "nomi americani che non significano un cazzo, tanto per parafrasare la vasta plettora di aforismi tarantiniani), mi sono deciso di affrontare l'analisi di uno dei lavori più recenti del nostro misantropo californieno (come direbbe Lino Banfi, lui si che è KVLTO). Prima, però, un breve cappello sociologico: un tempo MTV ci ha fatto credere che le lande a stelle e striscie fossero abitate solo da super machos tatuati o surfisti cocainomani marpionissimi, ma in questo periodo, cosa osservata soprattutto dagli ascoltatori del black metal, è stata fatta una scoperta strabiliante, cioè che, per tanti anni, nascosta in umide cantine, si è sviluppata una razza nuova di sub-umanoidi: orde di pseudo-depressi e satanisti da gabinetti pubblici sono sorte, fondendo le loro umiliazioni per i vari rifiuti dalle feste in spiaggia e le loro tristezze adolescenziali perchè le compagne di scuola nel bosco con loro proprio non ci volevano andare, e hanno trasposto il tutto in formato dischetto ottico, finchè etichette discografiche gestite probabilmente da altri casi umani simili (chi ha detto Moribound?) hanno sparso il loro verbo "nero" nel mondo. Certo, un piccolo sorriso mi viene spontaneo pensando a californiani che si danno al black metal, ma cerco di non farmi ubriacare dal prelibatissimo vino del pregiudizio. Dicevamo quindi di Xasthur: la prima volta in cui mi sono imbattuto in un lavoro di Scott ero abbastanza curioso, nonchè speranzoso, di arraffare a piene mani dal suo presunto bagaglio di emozioni decadenti e note tristissime, e quindi, con tutte queste premesse che mi davano alla testa, inserii "To Violate the Oblivious" nel lettore e mi diedi all'ascolto. Questo é quanto ne ho dedotto:
"L'intro colpisce per il suo peculiare andamento sinfonico, ed è tutta strumentale: confesso che in tutti gli ascolti successivi l'ho saltata a pié pari. Arriva quindi "Xasthur Within": do atto al buon Jawbreaker che, effettivamente, la forma canzone non rappresenta una caratteristica assidua nelle composizioni di Xasthur, ma in questa canzone ci sono parti ben riconoscibili che ti si imprimono nella mente abbastanza celeremente. Detto questo voglio farvi partecipi di quanto questa canzone mi abbai incantato e ossessionato nei giorni successivi: le sue atmosfere rarefatte e intensamente tragiche mi hanno sbattuto con forza in un piano mentale in cui l'oblio verso ciò che mi circondava era totale e inviolabile, a contrario del titolo; l'effetto alienante è stato di una potenza inconsueta e che raramente ho esplorato nei miei precedenti ascolti. A causa di questa canzone, la parte restante dell'album mi é rimasta ignota per parecchio tempo. Ripreso i mano il disco già mi leccavo i proverbiali baffoni aspettandomi un proseguo che seguisse il solco emozionale tracciato dall'opener, ed é qui che subentra la vera tragedia: dopo qualche minuto le canzoni si travestono di abiti impalpabili e inconsistenti, tradendomi proprio nel momento nel quale la mia marcia morbosa verso il raggiungimento dell'apice doloroso stava andando forte; sedotto e abbandonato dagli psicadelici scenari dipinti dal pennello di Malefic, sempre in bilico tra la rozzezza più composta e la raffinatezza più squallida. Ho avuto l'unico sussulto durante le nenie strumentali di "Apparitional Void of Failure", dove le vocals, superato l'iniziale contrasto tra il sussurro psicopatico e le urla disperate, si legano a formare una constatazione di mal de vivre che colpisce duro e non lascia speranze. Alla fine neppure la traccia bonus di "Reflecting Hateful Energy" riesce a sedare la mia delusione."
Bene, dismessi i panni della ragazzina finto-depressa con insulse aspirazioni da poetessa maledetta, posso esprimere il mio giudizio complessivo sull'album: sicuramente non é da buttare, ma se dapprima la sua inorganicità può essere presa come un punto a favore, nel proseguo diventa un cappio nel quale Malefic ci si infila con tutta la testa e che, a mio parere, influenza negativamente anche la manciata di lavori che ho sentito successivamente ("The Funeral of Being" e "Suicide in Dark Serenity", quest'ultimo un titolo decisamente specato). Se devo essere sincero poi non capisco e tanto meno approvo questi gruppi di buontemponi che vomitano decine di uscite nell'arco di un paio d'anni, ma lungi da me l'idea di sottovalutare un disco per questo. Se devo dire la mia sul black metal, penso che sia ridicolo star qui a questionare su un tipo di musica che attitudinalmente parlando non ha senso di esistere, in quanto propugna valori di anti commercialità e misantropia che gran parte dei musicisti, traviati come sono dalle loro smanie di esibizionismo e dai fumi inebrianti scaturiti dalle loro luride vanità da puttane ereggono a loro credo solo per posa, e poi, come si può dare credito a un genere "nato" dalle menti annoiate di quattro mocciosi drogati norvegesi che giocavano a fare i cattivi? D'altro canto si può fare appello alla musica, e allora smettetela di perdere tempo a discutere sull'atttitudine o meno di una band: per quanto mi riguarda se sono black sono false in partenza (con le dovute seppur rare eccezioni). Come si fa a dare credito a quei pagliacci che si dichiarano satanisti e misantropi e poi nella vita normale sono persone comunissime e amorfe e magari passano ore a farsi seghe su myspace? Almeno lo facciano con un pò di sana demenzialità!
That's all folks! Buon pasto nudo a tutti.
Elenco tracce testi e video
02 Xasthur Within (06:11)
Use them
abuse them
bleed them dry
to leave them fiending (weakened and manipulated)
In a lust for sin
and a devourment for the living
our dreams connected (and wishes crossed paths)
For she is inside of me,
and I in her.
Death comes by sleep,
be the shadow
to tint the corpses (in which we walk)
We'll never be alone
in the death that surrounds us (all felt and seenthough the same eye).
Let me parallel
your ancient ways.
I will kill for you, if only you for me.
Their poison,
our abyss had risen.
Veins strengthen and hate is the will to live, shadows
of human suffering have found a home,
watered with blackened blood
for extinction to grow.
Poison my human heart,
for you were created to rid me of
this human shell,
to feel your murderess touch and lack of emotion.
08 A Gate Through Bloodstained Mirrors (12:02)
Paint in blood
A sigil of death
On fading reflections
Beneath this night
Master of their infernal fears,
I take these burning gates...to reign
Pass this torch of evil (so I may become)
Through the candlelit
Bloodstained mirrors...
to succumb to the netherworld of Satan.
Stare through the eyes of my mirror master,
And the mirror stares back into me
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