Anversa è una città stupenda. Ed il Belgio (anche se a molti ricorda solo frutti di mare, nuvole e barzellette francesi) un paese straordinario. Soprattutto musicalmente. E' per questo che nasce questo tributo, questo "Antwerp Special". Dall'inizio degli anni '90, attorno (ma anche parallelamente) ai dEUS si è sviluppata ad Anversa e dintorni una scena musicale di una creatività e qualità incredibili. Questa serie di interviste è dedicata ai personaggi principali di quella scena...

Milano. 28 ottobre. Anno Domini 2004.
Stef Kamil Carlens. Molti lo conoscono come il primo bassista dei dEUS. Altri lo conoscono come la mente dietro agli Zita Swoon. Qualcuno l'avrà visto per la prima volta durante il tour di Songs With Other Strangers. Poi naturalmente c'è chi lo reputa un genio. E si affanna a fargli delle domande apparentemente intelligenti, nel backstage della Casa 139, dopo uno dei suoi deliziosi concerti.

Sin dai primi anni '90 la scena belga e di Anversa è stata molto attiva: dEUS, Dead Man Ray, Zita Swoon sono solo la punta dell'iceberg... Cosa ne pensi? Ne sei stato influenzato in qualche modo?
Skc: Cosa, dalla città? Dalla scena sì, ma non dalla città. C'erano due locali nel centro di Antwerp, uno si chiama Oerwoud che vuol dire "giungla" e l'altro si chiama De Muziekdoos che vuol dire "music box" e sai, c'era un sacco di gente a cui piaceva la musica e noi passavamo il tempo lì. In uno di questi locali si poteva anche suonare, quindi suonavamo lì quasi tutte le sere, era molto bello. Era terreno fertile sia per le band che per la musica. Anche Buni, Simon ed i ragazzi dei DAAU erano lì e poi Rudy (Trouvé), Tom (Barman)... un sacco di gente.

Se potessi mettere insieme una super-band con i tuoi artisti preferiti di tutti i tempi chi ci sarebbe?
Skc:
Ci sarebbe Angus Young alla chitarra, Jah Wobble al basso, alla batteria (parla in fiammingo con il suo bassista, non si ricorda il nome)... non ricordo il nome del batterista, uno molto bravo... Ma non vorrei un supergruppo, sono davvero contento della mia band. Comunque ho dei musicisti preferiti, certo... Chi sarebbe il cantante? Sicuramente sarebbe... sarebbe sicuramente Joni Mitchell, sì! Angus Young alla chitarra e Joni Mitchell alla voce! (ride)

Chi sono Jintro Sarto e Josie (personaggi ricorrenti nelle canzoni degli Zita Swoon, vedi altre recensioni)?
Skc:
Uh, sono solo personaggi. Lei è... non so... (Forse è una cosa personale?) No, non è personale, non è una persona reale, è solo un personaggio che tento di sviluppare, ispirato da alcune cose reali: non è una persona reale ma è ispirato da persone reali.

Progetti futuri? Hai scritto una colonna sonora e ora sei coinvolto in Songs With Other Strangers...
Skc:
Sì sì. Suoneremo a gennaio, il primo show è a Napoli credo, con Cesare (Basile), John Parish, Hugo Race, il cantante dei... Giant Sand, come si chiama? Greg? Non ricordo. Non sono sicuro, è stato Cesare ad organizzare tutto, ci siamo incontrati e mi ha chiesto se volevo partecipare, e lo faccio volentieri.

Ultima domanda: ti manca tenere la mano di Tom Barman (nel video di Suds & Soda e in quello di Via si tenevano per mano)?
Skc:
(ride) Sì, mi manca. Ho parlato con lui l'altro giorno, mi ha chiamato, ha detto che ha scritto un pezzo sullo stile di Roses e mi ha chiesto se volevo cantarlo insieme a lui. Sarà interessante anche vedere il contributo di Mauro (Pawlowski) al nuovo disco.

...e chi non aspetta con ansia il nuovo disco dei dEUS? Sicuramente uno dei ritorni più attesi dell'anno. Fortuna che l'attesa è stata resa meno pesante dalle note degli Zita Swoon e di altri illustri gruppi di Anversa, di cui presto saprete di più.

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