Francia Sovietica: Tetralogia CCCP, seconda parte: congiunzioni decentralizzate.
Eventi sonori narcotizzanti, in costante conflitto con se stessi, nessun intento ipnotico, nessuna elevazione, solo stasi in continuo divenire, immobilità distorta e fuori fuoco, continuo cozzare tra l’ organico materico e l’ inanimato.
Catalessi rudimentali tambureggianti…”Gote” striscianti poliritmie bruciate da un sole di rame, imbrattate di terra, piume e fogliame secco, l’ andamento ondivago ed instabile suggerisce regimi d’ ascolto vigili, l’ approccio passivo/meditativo rimane un’ opzione lontanamente avvicinabile.
l’ organicità materica delocalizzata s’irradia di bellezza corrotta, contaminata dall’ inanimato, “Bran”, “Glisten”, la seconda parte di “Signal”…ultimi avamposti splendenti brulicanti fisicità palpitanti e vivide.
L’ antimaterico inanimato rantola in tutto il suo contaminante fallout radioattivo, “Blow”: la connessione spettrale rovescia ed ingloba ogni suono in vortici anomali, indistinta attività sovversiva atta al depistaggio sensoriale.
In “Host” e “Threat” l’ inanimato s’ innerva in fattezze e strutture pulsanti/sussultorie deflagranti, le prospettive rovesciate convogliano in suoni paranoidi intorpidenti, un narcotico stato di semi-vigilanza irrequieta è prassi prestabilita e necessaria, gli ultimi esanimi lamenti occultati da stridii disordinati dell’ ultima parte di “Signal” suggellano il tutto.
“les batards du monde, des diffamations d’ esprit”
Elenco e tracce
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