Gruppo britannico sperimentale attivo dagli anni '80, noto per un approccio post‑industrial e ambient basato su manipolazione di nastri, found sound, tecniche di musique concrète e tessiture tribali.

Formazione e lavori caratterizzati dall'uso di nastri, campionamenti e strumenti tradizionali/auto-costruiti. Tra i membri/collaboratori pubblicamente citati figurano Ben Ponton, Robin Storey e collaborazioni con Mark Spybey.

Le recensioni su DeBaser descrivono :zoviet*france: come un gruppo post‑industrial/ambient sperimentale che lavora con manipolazioni di nastro, found sound e ritmi tribali. I testi parlano di paesaggi sonori oscuri, rituali e droni, lodando la capacità del gruppo di esplorare e destabilizzare la percezione. Gli album recensiti vengono presentati come esperienze intense, spesso aride, a tratti bellissime e terribili. Complessivamente un corpus di giudizi molto positivo e appassionato.

Per: Appassionati di musica sperimentale, industrial, dark ambient e ascoltatori curiosi di paesaggi sonori non convenzionali.

 Una "Alle Cinque Della Sera" marchiato sulla carne viva, un balletto splendente di morte, polvere e sangue per spettri, il fascino segreto e meraviglioso dell' inspiegabile.

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 Eostre è l' ennesima e devastante dimostrazione dell' essere sempre e comunque avanti, di continuare a sperimentare le infinite possibilità del suono con i mezzi più minimi e poveri a disposizione

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 VIVA LA FRANCIA SOVIETICA.

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