One Giant Leap
1 Giant Leap

"Andare via. Lasciare tutto: vendere i mobili, la casa. lasciare amici, fratelli, genitori. Cambiare per lasciare alle spalle la sicurezza della quotidianità, e buttarti nel nuovo, nell'imprevedibile con una sola certezza: la tua forza nel credere nell'amore. La paura che provi nel non conoscere chi hai di fronte, il mal di testa che ti prende davanti agli scaffali di un supermercato zeppi di cose che non conosci, il dizionario in mano a tradurre continuamente etichette colorate, dietro alla quale chissà quale insidia si può nascondere. Prendere la macchina e dopo ogni crocevia domandarti se stai marciando nella corsia esatta; attraversare le strade e automaticamente guardare nella direzione sbagliata ed evitare per miracolo il motociclista col casco sopra il turbante...
Poi un giorno, quando pensi che forse hai sbagliato e la nostalgia di voci amiche è più forte del profumo che c'è nell'aria, girando lo sguardo perchè ti senti osservata, perchè sai di essere diversa: nei colori, troppo bionda, troppo bianca... Ecco, sentire il calore penetrarti nell'anima e sciogliere la fredda barriera della diffidenza, per sempre. Due grandi occhi neri circondati da folte ciglia vellutate nel mezzo di un visetto paffuto, con la bocca dischiusa in un curioso, complice sorriso... Ti tuffi in quell'innocente abisso, condividendo il suo divertimento mentre si nasconde tra le sottane di sua madre e ti ritrovi a ridere di te grande, che gioca a nascondino in un supermarcato con un bambino sconosciuto di forse quattro anni...
E da allora non avere più paura, essere consapevole della tua diversità e riderne con chi ti scruta con tanta insistenza. Sentirti a casa, e fare la tua casa in una terra straniera, e crederci così tanto da volere fare nascere un figlio in quel generoso paese, tra quella gente perchè comunque sia, comunque vada, esse possano rimare nella tua vita.
E poi arriva l'ultimo giorno da vivere in quella terra. L' ultima notte passata a incidere nell'anima quei profumi, quei colori, quelle voci... Sentire l'irrefrenabile scorrere del tempo nel suono del frangersi delle onde dell'Oceano Adamantino e la tua anima che piange, si strugge e si fonde nel suo caldo alito... E pensi : "Fai parte di me, sei in me, sarai sempre con me, non mi lascerai mai". E il muezzin che canta che sono le quattro di mattina e dice di quanto Dio sia grande, ma tu già lo sai perchè stai sentendo tutto l'amore del mondo; tutta la sofferenza del tuo spirito si scioglie lasciando che l'umido abbraccio della pioggia tropicale la lavi via, portandola con se nel grande oceano che circonda tutto, che tutto lambisce..."

Come i profumi rievocano alla memoria ricordi, anche certi suoni hanno questa capacità; come l'automatico danzare ad alcuni ritmi etno-tribali: remore ataviche di ricordi ancestrali che sincronizzano le tue vibrazioni vitali al pulsare del tutto... Non sentire differenze ma essere uguale per la tua diversità in un unico tutt'uno...

Jamie Catto e Duncan Bridgeman unendo le loro capacità artistico-musicali sono riusciti nell'intento: "They embarked upon a global journey that included Senegal, Ghana, South Africa, Uganda, India, Thailand, Australia, New Zealand, America and Europe, equipped solely with a digital video camera, a laptop and a vision - to capture and weave together a unique fusion of sound, image and spoken word from some of the world's most happening musicians, authors, scientists and thinkers and to explore The Unity in the Diversity. Giant Leap has become a unique DVD/LP project for the 21st Century which fuses spoken word, sounds, rhythms and images from around the world to celebrate the creative diversity from different cultures."

Per fare questa recensione mi sono ripromessa di non volere sapere i titoli dei singoli pezzi, ma di seguire l'onda dell'emozione che la musica da sola mi rievocava; e mi sono stupita non poco quando ho poi scoperto che l'intento di Catto e Bridgeman corrispondeva esattamente a quello che avevo percepito: "L'unità nella diversità". Per questo ho sciolto i lacci del diario dei miei ricordi, e ho deciso di condividerli con quanti leggeranno questa mia.