Krishna, Bhagavad-Gita e Bhakti Yoga sono i temi che girano attorno a questa forma di Hardcore Punk melodico, chiamata Krishnacore.

Beh, i 108 di Vic DiCara propongono una propria versione di questo genere, non soffermandosi solo sulle classiche sonorità della scena. Non sono esattamente come i cugini Shelter.

"Songs Of Separation" è un ottimo connubio di Hardcore Punk e Heavy Metal, che fa particolare attenzione al sound del primo Death Metal, che non è concentrato sulla velocità.

In quanto osservatore della coscienza di Krishna e amante dei generi citati, quando ho scoperto questo disco mi ci sono fiondato: quando mi ricapiterà di sentir parlare di spiritualità orientale su brani di questo tipo?

Lo scream tormentato di Rob Fish non ha mai pace, lotta per i suoi principi e il suo credo; a volte accompagnato dalla sognante voce d'ispirazione Indiana di Kate-O-Eight. I riff aguzzi, distorti, nella pesantezza dell'accordatura Drop D e negli assordanti armonici di Vic DiCara e di Kate. Basso e batteria a fare il loro modesto lavoro, che quando serve sprigionano le furiose velocità HC, per mano di Franklin Rhi e Chris Daly.

E come ogni buon atto di carattere HC, la vena inviperita e furibonda non può mancare. Gola e mani che sanguinano.

Brani chiave sono: "Deathbed", "Son Of Nanda", "Woman", "Noonenomore" e "I Am Not". Alternanza di brevi & rapide sgridate e di lente & martoriate manifestazioni metalliche.

Mezzora di sfogo, in un mondo sempre più preso da violenza, droghe e malignità.

Carico i commenti... con calma