Tempo di ritorno anche per i 3 Doors Down. A distanza di 3 anni dall'omonimo disco, la band pop/rock del Mississipi torna con "Time Of My Life". La ricetta ormai è sempre la stessa, pezzi di buon rock misti a ballate da radio, basati soprattutto sulla presenza scenica e buona vena di scrittura del leader Brad Arnold. Il gruppo è accompagnato alla batteria dall'ex Puddle Of Mudd Greg Upchurch, chiamato ad onor di causa alla sopravvivenza della band, la quale da un punto di vista quantomeno commerciale, gode ormai di una visibilità maggiore rispetto all'ex gruppo del batterista.
Come detto il metodo di scrittura utilizzato è ormai abitudinario, un pò scontato ma comunque gradevole in quanto sempre in grado di regalare quella manciata di pezzi di buona fattura quanto basta per poter pubblicare un disco più che accettabile. Con "Time Of My Life" traccia d'apertura che da il nome al disco e la rockeggiante "Round And Round" il disco sfoggia il suo lato rock, sempre misurato e ben condito da motivi orecchiabili e melodici, in alcuni casi mielosi come nel singolo "When You're Young". Come detto, un disco in grado di camminare con le proprie gambe anche grazie ad un approccio pop/rock senza particolari pretese.
Buone tracce quali "Race For The Sun" e l'ottima "Everytime You Go" probabilmente la traccia chiave dell'album, classico tormentone da Rock Charts, entra di diritto tra i brani tormentoni della band, seppur per certi versi somigliante a "It's Not My Time" altro cavallo di battaglia dell'album precedente al presente. Per essere brevi e concisi, nessuno si aspetti qualcosa di nuovo o di innovativo dai 3 Doors Down, che confermano di voler fare il loro compitino, ma sapendolo fare bene. Non il disco rock dell'anno, ma in tempi in cui in troppi tentano invano la scalata al successo, in alcuni casi meglio tenersi stretti talune care e vecchie abitudini, e di questo la band statunitense è consapevole.
Curiosità: l'album è uscito in Italia oltre un mese dopo rispetto al resto del mondo e soltanto nel nostro paese, inizialmente pare non sia stata pubblicata la versione in download digitale. Scelte commerciali che confermano il mancato feeling tra noi e il gruppo statunitense. Noi abitudinari anche, ma solo se la mediocre e prevenuta consuetudine, ha il suono del maciullato e sbiadito rock da radio made in Italy.
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