Transfixiation è il quarto album degli A Place to Bury Strangers,o per gli amici APTBS.Ackermann e soci sono di New York e con i loro live stracazzuti sono diventati conosciuti,guadagnandosi anche le attenzioni di importanti media come per esempio il Washington Post,o l'etichetta di ''loudest band in NY''.Transfixiation tra l'altro vede all'esordio seduto alla batteria Robi Gonzalez,dopo l'uscita dal gruppo di Jay Space.
Come le acque tracimate di un fiume il loro suono noise,shoegaze,wave tracima dalle definizioni ed avvolge.

Mettiamo le cose in chiaro Transfixiation arriva dopo due abrasive gemme come Worship (dio quanto adoro Alone) ed Exploding Head,che comunque gli sono superiori,ma nonostante questo è un ottimo disco,certamente da aggiungere ai migliori di questo 2015.

Si adesso scrivo le canzoni che mi sono piaciute.Deciso.

Straight ci porta su un Industrial,un brano ripreso direttamente da una catena di montaggio che alla fine di sbotta accartocciandosi su se stessa.Ci piace,ci fa agitare la testa per tutta la sua durata.
In Love High la voce va e viene,come se facesse parte di una canzone diversa.
Deeper è una specie di angoscia messa li,mi sale un'inquietudine tutte le volte che l'ascolto,mi sento come se qualcuno mi stesse spiando dentro al cervello,nelle mie cose più riservate o segrete buttando all'aria i cassetti.E si stanno arrivando a prendermi cazzo.
La velocità ed il rock'n'roll di I'm so clean ci stanno tutte,con la voce di Ackermann presa a schiaffi da ventate di chitarre costanti.Pioggerella sonora finale,non servono gli ombrelli.Il crescendo di Fill the void mi rapisce,altro brano che provoca indiscutibile piacere alle mie papille.
Ti congedano con I will die,non proprio dolce come titolo o come saluto,un brano che interrompe le trasmissioni con un suono sempre più disturbato.End.

Giunto alla fine penso a due cose,due dubbi che attraversano la mia mente presa a calcioni nel sedere dagli APTBS.La prima è che Transfixiation mi fa pensare che i ragazzi ''loudest'' di NY con questo disco abbiano cercato di tenere il piede in due staffe,ovvero da una parte cercano nuovi e maggiori ''like'' dall'altra non vogliono ''tradire'' i fan della prima ora.Cosa che con la fama crescente ed al quarto disco è pure comprensibile.
Altra riflessione sta nel perchè alla radio certa musica non si senta mai,che cazzo di mondo.

Un buon disco che tuttavia giunge dopo due bellissimi quadri.

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