Questa mattina è arrivato da me Babbo Natale travestito da postino. Mi ha consegnato un prezioso plico e, poi, è sparito, ridendo, in una nuvoletta rosa.

Nel plico un oggetto lussuoso, ma che più lussuoso non si può: ILLIBRO!

E, quindi ora, per il piacere di tutti voi – visto che ne ho contezza e possiedo tutte le capacità ed il coraggio per affrontare una simile sfida – ve lo recensisco!

ILLIBRO si presenta come un parall….paralle… (eccazzo!) un parallelopipedo di alcuni cm di lunghezza, alcuni altri (ad occhio & croce un po’ meno della metà dei cm della lunghezza) di larghezza e pochi altri di altezza. Avrà un peso di almeno 300/350 grammi (tengo in mano un pacchetto delle mie pillole che pesa 350 grammi e nell’altra ILLIBRO e mi sembra che pesino uguale) e una copertina in un raffinatissimo blu&bianco con l’immagine della Sacra Mucca, che impone attenzione e ne suggerisce la collocazione in ambienti altrettanto eleganti e/o librerie di adeguato livello.

Le pagine in elegantissimo e lussuosissimo Munken Lynx da 100 g/m², sono morbide e piacevoli al tatto ben più della schifossissima due veli che usiamo in bagno per risparmiare (che tristezza!) e sono di un bianco così luminoso che la sera lo tengo aperto nella camera dei bambini e risparmio sulla lucetta antipaura (così ILLIBRO si ripaga da sé). E che dire delle parte scritta nel rinomato Adobe Caslon Pro corpo 13?

Niente! Che vuoi dire?! C’è solo da ammirare!

E’ un oggetto così lussuoso e raffinato che, quando lo regalerete alla cugina popputa o allo zio saccente, potrete bullarvi di aver speso moooolto di più del suo reale prezzo di copertina (prezzo per il quale – diciamocelo – ILLIBRO è, francamente, regalato!).

Ora, però, da critico serio, libero e non a busta paga di case editrici e/o poteri forti non posso esimermi da farne notare le, poche ma presenti, pecche.

Primo: non ci sono le foto! Cosa gravissima per i molti, come il sottoscritto, che mica perdono tempo a leggere! Guardano le foto! O almeno i disegnini (manco quelli ci sono, ecchecazzo!).

Secondo: la copertina floscia.

Ora si può ovviare incollando sotto di essa un cartoncino di eguale misura così da avere, una volta ripostolo (ma che proprietà di linguaggio che ho!) quell’effetto che, mi ricordo, aveva quella grande libreria a casa dei miei nonni che incuteva un senso di rispetto&solennità (salvo poi accorgermi, un brutto giorno, che quelli non erano libri ma contenitori vuoti, messi lì solo per bellezza….che tristezza!).

Però, invece, magari anche questa è solo un’altra straordinaria intuizione di quei geni (lautamente pagati) dell’ufficio marketing!

Essì, perché a ben pensare, così ILLIBRO può essere portato in giro, piegato magari nella tasca posteriore dei pantaloni (sì, quella sul culo) e tirato fuori, con aria solenne, di tanto in tanto, nei momenti giusti. Magari citandone un passo con aria serafica ed ispirata agli astanti.

In questo modo si riesce a tirar su (se si è bravi) anche della discreta figa, vi assicuro.

Ma ILLIBRO fa molto di più!

Oggi me lo sono messo nella tasca del giaccone e, premendomi sulla patta, mi ha procurato una turgidità (ma come sono bravo! Che termini che uso!) di antica e perduta memoria (e che è durata pure a lungo!). Poi l’ho appoggiato sullo stomaco e – incredibile! – sono riuscito a mangiare di gusto e, persino, a digerire i “famosi” involtini al formaggio della mia amata metà!

Inoltre se lo si tiene aperto per una mezzoretta al giorno (anche facendo finta di leggere) vicino al viso, spiana le rughe e regala una pelle giovane e vellutata. E chissà di quante altre proprietà benefiche sarà portatore!

Lo scoprirò vivendo.

Ecco, però, non usatelo come arma contundente o da difesa: non funzia, sempre per colpa di quella maledetta copertina floscia! Per dire, prima l’ho tirato contro mia moglie e mi sono fatto molto più male io!

Ma ILLIBRO è anche denso di contenuti (la parte scritta, praticamente).

Dunque, c’è una “prefatzione” scritta da un “giovane” autore sardo talmente bella che, se la leggi, ti metti a piangere e, dopo, ti senti più buono.

Infatti l’hanno fatta leggere al noto boss della camorra Ciccio o’nfame che, dopo averla letta, è scoppiato in lacrime, si è stracciato le vesti, si è cantato tutti i suoi amici, ha indossato il saio ed è partito per le campagne del casertano facendosi chiamare “frate Letizio”.

E poi c’è un’introduzione scritta dal famosissimo signor G che fa lo stesso effetto.

Infatti l’hanno fatta leggere a frate Letizio (l’artista precedentemente noto come Ciccio o’nfame) e quello è scoppiato a piangere, si è stracciato le vesti, ha fatto fuori i poliziotti che lo seguivano e si è dato alla macchia. Ed ora, pare che stia cercando di mettere su un partitino politico del 3 per cento con alcuni fuoriusciti del PD.

Poi c’è una cosa che si chiama “cos’è Debaser” dove si cita un fracco di gente (forse famosa, ma io non li conosco) che dice cose su Debaser.

Poi ci sono, tipo, dieci capitoli che contengono ognuno un tot numero di una roba che si vuole definire “recensioni” nelle quali un certo numero di tipi strani, con nomi strani, parlano di dischi strani che conoscono solo loro (eccheduepalle!).

Poi ci sono altri scritti di altra gente strana che non sono recensioni (e che sono direte voi? E che sono? Ripeto io)

Poi c’è un cosa con un titolo strano dove un’altra accozzaglia di gente strana dice cose strane ad altra gente strana (una cosa strana, insomma).

Poi ci sono i ringraziamenti (minchia, ma quanta roba c’è in questo ILLIBRO!? E’ proprio pieno, ma è proprio regalato per quel prezzo!) dove si citano un fracco di altri tipi strani che non si capisce che cazzo abbiano fatto (di certo non hanno collaborato alla creazione de ILLIBRO!)

Infine (e finalmente!) c’è una postfazione scritta sempre da quel “giovane” autore sardo, che fa piangere pure più della prefatzione.

Infatti stanno cercando Ciccio o’nfame (l’artista precedentemente noto come frate Letizio, precedentemente noto come Ciccio o’nfame) per cercare di fargliela leggere.

Tutto bellissimo!

Ma un libro (anzi un ILLIBRO!) simile va maneggiato con cura!

Attenti! Non leggete il titolo all’incontrario davanti allo specchio (che se no, pare, ritorna il Governo dei Tecnici!), non esponetelo alla luce della luna (che porta sfiga) e – soprattutto – NON DATEGLI DA MANGIARE DOPO MEZZANOTTE!

OH! Io v’ho avvertito eh!? Poi fate pure un po’ come cazzo vi pare….

Intanto si sa di un ricercatore dell’Università del Vuàioming che l’ha letto tutto al contrario ed ora è sparito e non si sa più niente di lui.

Però ha anche proprietà benefiche.

Se ne comprate 5 copie e le regalate a 5 persone che, a loro volta, le regaleranno a 5 persone, allora verrà di notte, in sogno da voi Padreppio in persona a disvelarvi alcuni dei più oscuri e misteriosi misteri del DeB! Tipo: come si calcola il DeRango? Quanti anni ha DAVVERO Odradek? Che fine fanno i Troll una volta dimenticati? Quante recensioni su Tedarchsaideofftemuun si sono perse nei meandri del database? E cose così.

Ma se le ultime 5 persone regaleranno ulteriori 5 volumi ad altre 5 persone allora Padreppio vi svelerà l’ultimo ed il più grande dei segreti: LA TERRIBBBILE STORIA DEL VOL. 1!!

Ebbene, la leggenda vuole che ne esistano solo tre copie, sparse ai tre angoli della Terra (DENG….DENG…..musica inquietante….).

Chi riuscirà a riunire le tre copie si sveglierà la mattina dopo coi capelli tipo Cristiano Malgioglio e comincerà a vedere le “cose”, a sentire le “cose” ed a dire le “cose”! (Tipo quel film, quello lì, massì che lo avete visto, quello con quell’attore americano – bravissimo! – quello con la faccia strana, che fa un incidente e va in coma e quando si sveglia se tocca la gente vede le “cose”! Quel film! Quello lì! Avete capito insomma….).

Che altro dire?

Che prima di tutto vanno lette le avvertenze e le modalità d’uso, che va conservato in luogo fresco ed asciutto e tenuto fuori dalla portata dei bambini.

Che tutti i proventi ricavati dalla vendita de ILLIBRO saranno devoluti per una causa buona&giusta: pagarmi ammè una bella vacanza che ce ne ho di un gran bisogno!

Che nessun animale, pupazzo o MoodyFrazier è stato maltrattato durante la stesura de ILLIBRO.

Vi bacio tutti!

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