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Dall'incontro tra Claudio Orlandi (voce) e Maurizio Polsinelli (piano), avvenuto nel 1992, si genera il primo nucleo della formazione. E' proprio a quei primi anni, segnati da diverse collaborazioni, che si deve il consolidarsi di alcuni elementi portanti della musicalità del Pane, l'energia espressiva ereditata da band come Doors e C.C.C.P., o la ricerca di una espressività più rarefatta ed evocativa, infusa da autori come Debussy, Ravel, Bartok. Nel 1994 l'incontro col chitarrista ritmico Vito Andrea Arcomano, che dalla frequentazione della musica progressive deve parte fondante della sua formazione e della sua ricerca sonora. Dalla collaborazione dei tre ha inizio l'intensa attività compositiva del gruppo e la realizzazione dei primi demo. Il fecondo incontro poi con l'estroso flautista Claudio Madaudo (1998) provocherà il necessario dilatarsi della musicalità e un immediato arricchimento delle possibilità compositive e di struttura. La già "strutturata unità" del gruppo, verrà ulteriormente rafforzata in seguito dalla batteria del roccioso Ivan Macera (2001). La ritmicità del batterista non ha recato alcun disturbo all'acustica "da camera" del Pane, ma ne ha anzi evidenziato ed esaltato la potenza espressiva e i richiami alla danza. I versi di Claudio Orlandi, quando nati dalla sua produzione individuale, vengono spesso chiamati ad eccitare la creatività dei musicisti in una perfetta dialettica compositiva. In altri casi, è invece dalle linee della musica che si genera l'Idea da seguire per i versi. Il poliedro-Pane è cosi' in grado di dar voce e musica alla varietà di ispirazioni che, nate dalla disposizione ricettiva dei musicisti, premono per esser dette e vissute.
Dopo diversi cd registrati in proprio, nel maggio 2003 è uscito in autoproduzione Pane, sintesi dell'Idea musicale che sottende tutto il progetto. Il lavoro è stato accolto molto favorevolmente dalla critica specializzata (ottime recensioni sono apparse sui portali Kronic, UDS, Rocklab, Musicaroma, Rockit, MP Roma, Sentireascoltare, GenerazioneX, Mescalina, Sonicbands, Id-Box e sul quotidiano nazionale Liberazione), ottenendo anche numerosi passaggi radiofonici. Rive del maggio 2005, contenente due nuovi brani (Stomaco aperto ed Abu Graib) è parte del nuovo lavoro in fase di realizzazione-distribuzione. Negli ultimi anni il Pane affianca ormai all'impegno in studio un'intensa attività dal vivo dando vita a rappresentazioni sonore e vocali dalla forte resa emotiva. Nel corso dell'ultimo anno il gruppo ha condiviso il palco con realtà musicali di rilievo (tra gli altri Têtes de bois, Il Parto delle Nuvole Pesanti, El Muniria), ed ottenuto importanti riconoscimenti (per citarne alcuni il premio per la miglior esecuzione tecnica all'ultima edizione del Concorso Augusto Daolio città di Sulmona, con il brano "Termini Haus", ed il premio Paolo Pavanello per la musica d'autore).
Difficile, proprio per la sua natura eclettica, definire il genere del Pane sotto precise categorie d'appartenenza. Risulta indicativo a riguardo quanto del Pane è stato detto sul periodico dei Cantieri Sociali "Carta", ovvero di una musica fatta di "esplosioni improvvise tra suoni sospesi", dinamicità sostenute dall'interpretazione vocale e corroborate dalla naturale evocatività del flauto traverso.
Saluta con gioia!