Anche troppo spesso vedete postate delle mie recensioni punkeggianti, tengo a precisare che io non sono un punk, non ho la cresta, non ho la testa rasata, non dormo per le strade con il cane e non ho la carta di credito di papà. Spesso il termine hardcore punk (old school) sembra descrivere una musica per pochi, per una cerchia stretta di persone, molti si chiederanno perché ascoltare tanto rumore, molti (soprattutto i "metallari" odierni) hanno timore di avvicinarsi al genere per paura di una punizione divina.

Nonostante ascolti di tutto, apprezzo l'Hardcore punk per tre semplici motivi: semplicità, attualità e rabbia; la perfetta descrizione per gli Abrasive Wheels.

Non voglio esagerare, ma non credo che per ogni canzone di questo album siano stati toccati più di quattro accordi, eppure quando il disco inizia e Shonna incomincia a sbraitare, vengo confortato sul fatto che non sono l'unico a cui girano i coglioni. In barba alla schiera di precisini pronti ad appuntare il primo errore (ci sono sempre stati), gli Abrasive Wheels continuano a sbattere, anzi a fracassare i loro strumenti, sgolandosi e fregandosene se fossero stati troppo simili ai Varukers o se i loro temi fossero stati detti e stradetti da altre band. Quando sento "Voice of Youth" rido a crepapelle, sono felice di ascoltare la furia di quattro scapestrati inglesi, che urlano sui microfoni ignari del grande trambusto sonoro che stessero registrando. È il bello di questa musica, riuscire a vivere le emozioni semplici con l'ascolto di una steccata, di un fuori tempo e di una pessima ed onesta registrazione.

Sarebbe fuori luogo dilungarmi sulla parte musicale visto che la chitarra non fa nulla di straordinario, come del resto anche il batterista ed il bassista. Tutto gira attorno alla parte vocale, ma attenzione, non voglio essere frainteso, anche essa è di una semplicità inaudita, ma con il suo tono rauco, sfiatato e grintoso riesce a mettere in piedi quel piccolo fenomeno (Incompreso? Sottovalutato?) che sono stati gli Abrasive Wheels.

E così con piccoli chicche come "Vicious Circe", "1982" e "Burn'em Down", l'album conclude nelle più buone delle maniere. Solo un altra punk band, come dicono loro stessi, OK, solo un'altra punk band che posso consigliare a tutti gli amanti del genere

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