E' imbarazzante scrivere una recensione su un gruppo che è leggenda.
Gli AC/DC sono, insieme ai primi Black Sabbath, il mio gruppo preferito di sempre. Ciò nonostante mi sono sempre sforzato di essere obiettivo nei riguardi delle loro produzioni, perchè è umanamente normale, in tanti anni di carriera, avere degli alti e bassi.
Mi permetto di spendere due parole su questo disco perchè spesso lo vedo "trattato male" nelle recensioni. Non lo trovo giusto e, in stile capitan ventosa, mi sento di intervenire!
Innanzitutto è un album, dal punto di vista sonoro, un pò atipico per la band. Il suono è molto più duro rispetto al solito, in particolare nella title track che apre il disco, introdotta da un "grosso" riff ultra distorto, quasi heavy metal. Anche il solo, nella canzone, è molto heavy metal, rispetto ai consueti fraseggi blueseggianti di Angus.
Il secondo pezzo è storia: "Shake Your Foundations". Chiunque ha imbracciato una chitarra elettrica ed ama la distorsione ha perlomeno cercato di copiare il riff. Anche qui il sound è molto potente, rispetto ai canoni. Gli altri pezzi degni di nota sono "Sink The Pink" e "Playing With Girls" ma, in fondo, tutto il disco scorre via liscio in maniera gradevole. L'ultima volta che l'ho ascoltato per intero, è stato colonna sonora di una serata in un pub dove il connubio AC/DC-birra ha funzionato alla grande!
E' curioso che il gruppo raramente proponga dal vivo pezzi di questo disco, così come da "Flick Of The Switch", considerato anch'esso un mezzo "flop" ma che, secondo me, contiene invece pezzi molto belli.
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