Torno con una recensione del gruppo che forse conosco meglio... e voglio tornare con un disco insolito, un album pubblicato in poche copie mondiali, essendo una registrazione per King Biscuit; e pensare che l'ho trovato tra i reparti delle offerte speciali nel mio negozio di fiducia!! L'audio è perfetto, come tutto il disco: sto parlando dei grandi ac/dc, colti nel loro migliore periodo, quello dopo la pubblicazione di "Highway To hell". A seguito del disco, che diviene subito platino, i cinque partono per gli Stati Uniti, dove effettuano un massiccio tour di promozione all'album sopracitato. Il disco è stato registrato nel gigantesco Capital Centre di Landover in una delle tante tappe di quel tour. Prima di iniziare, vi dico che è un disco pieno di sorprese che neanche io mi sarei mai aspettato...!

Si parte col boato del pubblico, e con Angus che attacca "Live Wire", grande pezzo dal loro album d'esordio, veloce ma potente. Il pubblico si scalda e Bon presenta la nuova perla, "Shot Down In Flames" eseguita in questa record in una meniera perfetta, complimenti a tutto il gruppo, davvero! Il terzo brano in scaletta è un piccolo ritorno al passato, ovvero la sempre ben accolta "Hell Ain't A Bad Place To Be", tratta da quel Let There Be Rock, che ancora oggi è un capolavoro inarrivabile. La traccia contiene un insolito assolo di basso di Cliff Williams, ed è proprio questo assolo che introduce la prima sorpresa del disco: cosa insolita per quel tour, i cinque ragazzi suonano "Kicked In The Teeth!" un grandissimo brano tratta dal sottovalutato Powerage; in questa versione Angus allunga il suo assolo trasformando il brano in una perla. Proseguiamo il nostro cammino con la fantastica "Sin City"che dal vivo, secondo me, ha una carica maggiore rispetto a quella in studio. Alla numero sei, cè "Bad Boy Boogie" in un'allucinata versione di un quarto d'ora, dove Angus esegue il suo classico spogliarello, estasiando il pubblico. La prima parte dello show si conclude così e che dire... stupendo!!

Il nostro cammino ricomincia col secondo cd, dove Bon ci canta "The Jack" chiededo al pubblico di dargli una mano nelle vocals, e simulando con Angus, quello che qualche anno prima faceva il buon Gillan con Blackmore, ovvero la gara tra voce e chitarra! L'ennesima perla è "Highway To Hell", che viene accolta con un boato, anche se qui vi è una versione piu "cazzara"del solito, con Bon che si mangia le Lyrics. La mia piccola delusione sparisce, quando attacca la seconda sopresa del disco ( e non l'ultima..!!), ovvero la leggendaria "Dog Eat Dog", una delle perle del gruppo passate troppo sottotono, dal mio punto di vista.

Dopo la celeberrima "High Voltage"dove ancora una volta il pubblico canta assieme a Bon, è la volta di "Whole Lotta Rosie"classico pezzo in cui il singer narra le sue imprese con una donna, evidentemente, over-size; sono comunque brani questi, eseguiti con una millimetrica precisione! E allora la band lascia l'intero palco ad Angus che allunga ulteriormente una versione di "Rocker" impreziosendola con i suoi assoli magici..............!

Signore e signori, come chiudere questo stupefacente show? Beh, a mio parere, non c'èra modo migliore di questo: in questo concerto, gli ac/dc rispolverano forse il loro primo classico di sempre, sto parlando di "It's A Long Way To The Top!" brano straordinario riproposto pochissime volte in questo tour, ma che energia, che potenza!! Un'esecuzione spaventosa, che lascia spazio alla fine dello show con il classico per eccellenza, l'inno del rock, ovvero"Let There Be Rock", a termine di uno show, che definire senza parole è poco.......................!!

Voglio concludere, consigliandovi questa perla, anche scaricandola da internet, per un solo semplice motivo: credo sia uno dei pochi concerti dove il repertorio di questa band, vari a 360 gradi, dal primo album all'ultimo e recente "Highway To Hell" ( per l'epoca ovviamnete..!!) Fatelo, non ve ne pentirete!!

CIAOOOOOOOO!!

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