Preparazione: Prendete un cappello, versateci dentro del profumo da donna, poi sbucciate una cipolla, tagliatela finemente e mantecatela per circa 20 min. con aglio olio e peperoncino, prendete poi il soffritto e versatelo nel cappello mescolando il contenuto per 3',47'', successivamente indossate il cappello... a parte in un altro recipiente fate bollire per circa 15 min. tutto il vostro senso dell'umorismo, condito (a piacere) con qualche "additivo" che vi faccia scambiare vostra zia -100,110,120- per un monaco induista nel bel mezzo di un rito "puja".Servitelo ben caldo e accompagnato da ottimo sake koshu.
Se ancora non vi sentite sazi, allora uscite di casa e andate di corsa nel più vicino negozio di dischi e cd (purchè sia ben fornito...) e se ha i banchi divisi per generi musicali, allora cercate la P, saltate il pop, il post-rock e persino il punk e andate diretti a PSICHEDELIA....
Eh già! Perchè i ragazzi in questione in quanto a psichedelia, fuzz e hard rock più acido ne sanno e come!
Sono Giapponesi e grandi estimatori di sake e THC e si fanno chiamare ACID MOTHERS TEMPLE e MELTING PARAISO UFO (fusione orgiastica tra i primi, gruppo già solidamente affermato, e capitanato dal folle Kawabata Makoto, e membri provenienti da altre esperienze musiacali in Giappone)
"Myth Of The Love Electrique" (2006) è il loro secondo album per la Riot Season.
Il disco si apre con 2 lunghe suite "The man from Giacobinid meteor comet" e "Five dimensional nightmare", dove la prima suona come una commistione tra hard-rock anni 70' e noise con annessi space-synth (Higashi Hiroshi) da condimento; la seconda invece (a ricordare i Pink Floyd di "Ummagumma") è introdotta da un arpeggio in loop, del nostro Makoto, tanto suggestivo quanto spaziale e i vocalizzi di Kitagawa Hao, ci fanno da ponte verso un'altra dimensione, dove il tempo e lo spazio si dilatano finchè canti ancestrali, fiati eterei e rintocchi di bouzouki, ci fanno capire che le porte della nostra mente possono essere nuovamente aperte.
Con "Love Electrique" terza traccia; dal sogno si scivola nuovamente verso l'incubo. Ossessiva, pesante e pesata sia nel drumming di Shimura Koji che nelle linee di basso di Tsuyama Atsushi, forse, vice leader della formazione. Acuti, suoni spaziali, distorsioni hendrixane, feedback, riallacciano il discorso con il brano d'apertura.
"Pink Lady Lemonade" brano ultimo, ci aiuta nel risveglio, ci riporta dolcemente a casa dopo il lungo viaggio, i vocalizzi di Hao suonano puri, leggeri cosi come gli accordi in delay e l'immancabile hiroshi-synth-man; l'esclamazione appropriata per quest'ultimo pezzo è "VEDO LA LUCEEEEEEEEEEE"!
Se dopo tutto questo ancora avete fame!!...................sicuramente è di origine chimica!!!
Elenco e tracce
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