Ne è passato del tempo da quando canticchiavo "Lei mi amava mi odiava mi amava mi odiava era contro di me...." per la strada, essendo sempre rimasto molto affascinato dal timbro vocale di Celentano, con quella voce così rauca e calda che in qualche occasione è veramente riuscita a trasmettermi qualche emozione. E allora l'altro giorno, stupito dalla notizia di un nuovo album (non tanto per il cd quanto pensavo fosse ormai morto), mi son detto: "E sto cretino pensa che io gli dia 21 euro e 50 cent per il suo cazzo di album nuovo che conterrà a essere positivi 2 canzoni decenti?????". Nel giro di dieci minuti avevo l'album inserito nel mio stereo.
Si parte con un semplice ed orecchiabile introduzione di Ludovico Einaudi (personalmente mi piace molto) a "Hai Bucato La Mia Vita" (Mogol;Bella), canzone molto bella il cui valore emerge dopo qualche ascolto. Si parte bene. Arriva la firma di Jovanotti su "Aria...Non Sei Più Tu" che mi ha veramente conquistato per le linee vocali e l'interpretazione di Celentano veramente ottima, anche quando si autocita con un pò di pienezza di sè che ha sempre contraddistinto il nostro "Lo Celentan sempre lo disse...". Impossibile non rimanere colpiti dalla bellezza di "Dormi Amore" (Mogol;Bella), dove Adriano riesce veramente pizzicare le corde del cuore con una performance da applausi in una canzone semplicemente stupenda. A rendere più interessante il lavoro ci pensa "La Situazione Non E' Buona", caratterizzata da un testo che oscilla tra polemica, ironia e remissione, il tutto esplodendo in un intermezzo psichedelico abbastanza originale. Mogol e Bella firmano inoltre "Vorrei Sapere", forse uno degli episodi meno riusciti, "Fascino", stupenda nella sua semplicità e nel suo testo veramente splendido, e "I Tuoi Artigli", canzone molto particolare che personalmente non mi ha molto colpito. Gli altri brani sono stati scritti da Neffa nel caso di "Fiori", in cui è ben evidente la mano pop dell'autore che realizza comunque un ottimo brano, e da Carmen Consoli in "Anna Magnani", canzone molto apprezzabile ma non imprescindibile. Nozione a parte merita poi "Ragazzo Del Sud", scritta da Modugno nel '70, che tratta di un tema da sempre caro a Celentano che sembra quello di vent'anni fa.
In definitiva non posso che fare i miei più sinceri complimenti al Molleggiato, che farà sì dormire nei suoi programmi televisivi, sarà costruito quanto volete, ma è ancora capace di fare bella musica.
PS. Fosse per me gli darei 4 stelle ma sono ancora sull'onda dei primi giorni d'ascolto. Gli metto 3 stelle ma vorrei sottolineare ancora, se ce ne fosse il bisogno, la bellezza di quet'album che cade in uno o due episodi al massimo.
Bede
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