Se pensate che certe giornate siano l'inizio dell'apocalisse la mia è una di queste: indigestione di prima mattina; 6 ore a farsi criticare da 6 professori diversi e prediche che cercano di cambiarti l'esistenza; colmo raggiunto grazie al contributo di un coach di basket duro come la pietra. Che isteria, ma finalmente anche dopo i compiti posso godermi Draw the line in pace! Finalmente qualcosa di positivo nel giorno apocalittico.
Album da tenere di conto dalla ottima produzione e soprattutto dall'esecuzione. Prima di lui viene solo Rocks e Toys in the attic, il cd parte con Draw the line, pezzo che invoglia a sentirlo e ti da la carica per i prossimi, in effetti è una bella guerra tra le canzoni: sanno sempre stupire ed hanno un'ampia varietà sonora. Tra l'altro si deve tenere da conto anche di altre tracce come Kings and queens e Milk cow blues, di sicuro non si può criticare, è un vero susseguirsi di brani veloci. L'album dura oltre la mezz'ora ed è fatto per l'ascoltatore che non vuole annoiarsi, un vero fan degli Aerosmith lo conosce probabilmente meglio di me e può criticare in base a ciò che pensa.
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