Cosa ci si può aspettare da una delle registe piú promettenti di Hollywood e dal duo musicale tra piú innovativi degli anni '90?

Grandi cose!
Ed ecco infatti confezionato in una botta sola il film che non ti aspetteresti dal patinato e inflazionato cinema americano e una colonna sonora che a tutto rimanda meno che alle atmosfere elettro-pop a cui i parigini Air ci hanno brillantemente abituato fin dai loro primi album.

Sofia Coppola confeziona un film suggestivo per ambientazione (accurata ricostruzione dei ’70) e drammaticità (la triste sorte delle sorelle Lisbon non può non coinvolgere) affidando la colonna sonora ai francesi Godin e Dunckel che sembrano quasi a loro agio nel cucire all’opera cinematografica le loro composizioni.
Abbandonate quindi le sonorità digitali i due si affidano ad una sezione ritmica composta da basso e batteria e a tastiere vintage per riprodurre un sound tipicamente seventies che si muove con assoluta credibilità tra reminiscenze pink floydiane e prog.

“Playground Love” e “High School Lover”, come tutte le altre, si accostano, per le loro atmosfere psichedeliche, a quanto ascoltato in opere intramontabili come “The Dark Side Of The Moon” modellando intorno al film, un tappeto sonoro in perfetta sintonia con le ambientazioni e le malinconiche sequenze.

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