Ak'chamel è la semplificazione del nome completo The Divinatory Monkey and the Sovereign Plumed Serpent, ossia , la scimmia divinatoria e il serpente piumato sovrano, nome alquanto sghembo del gruppo western/cabalistico di cui si sta parlando. Sembra provengano dal Texas e che si presentino ai loro concerti o rituali, con i loro grotteschi e sgargianti vestiti, mascherati da maestri di cerimonie. Un esempio di come si puo' adattare il folk del Medio Oriente o da altre parti del mondo nello Psych Rock più rumoroso e dissonante. E' una musica complessa, che contiene un duttile incrocio di psychedelia neolitica, folk spirituale, raga rock ipnotico e ancestrali etnorumori. Il messaggio in estrema sintesi è la desertificazione del vostro povero mondo dominato dalle false divinità del neoliberismo e dello sfruttamento selvaggio del Pianeta.
È interessante notare che Ak'chamel, con le prime tre tracce attraversa tre situazioni diversissime, poiché ogni traccia mostra un set di influenze da decifrare. The Great Saharan-Chihuahuan Assimilation è un intelligente incrocio di strumentazione nomade sahariana che suona melodie messicane. che possono ricordare la musica Mariachi, cosi' come Clean Coal is a Porous Condom suona con scale maghrebine imitando i rumori dell'arrivo in una città del Nord Africa a dorso di cammello. La terza traccia Amazonian Tribes Mimicking the Sound of Chainsaws With their Mouths è una boutade cantata a bordo di una nave irlandese che navigava lungo l'Amazzonia nel XIX secolo, nel tentativo di tenere a bada i nativi con l'etichetta di presunti pericolosi assassini.
Tuttavia, l'apertura della quarta traccia "Ossuary from the Sixth Extinction" mostra una maestosità negli arrangiamenti e non si avvale solo di strumenti semi acustici. Quando poi lasciano che la vellutata chitarra acustica suoni un assolo nel mezzo della traccia, il paesaggio sonoro non occidentale torna, supportato spesso da uno strumento a fiato perfettamente miscelato, che potrebbe essere indiano, del Vicino Oriente o magari Turco. In questo senso, Ak’chamel è anche un progetto davvero gratificante, perché sfida il nostro modo un po’ stereotipato di pensare alla musica, sottolineando che gli stessi suoni possono provenire da parti del mondo molto diverse e non ci si dovrebbe mai sentire troppo sicuri delle loro radici. Tutto il mondo suona e tutti sentono la musica degli altri.
Una traccia come Soil Death Tape Decay ci mostra una produzione lo-fi, forse voluta. Il tocco di insieme è rigido e metallico. Sheltering Inside a Camel. è intelligentemente arrangiata ed è così incantevole che sembra racchiuda l'essenza dell'intero lavoro. The Cabinet of the Atomic Priesthood è il capitolo finale e mostra un organo elettrico con una linea di basso profondamente sinuosa e alcuni canti il cui carattere religioso/ritualistico è chiaro fin dall’inizio, ma le cui origini sono nebulose.
Sono tracce di eredità ataviche, registrati con mezzi analogici usando tecniche esoteriche. Affondano le radici in tutto il mondo e in molte delle regioni più desertiche, inospitali e sabbiose. Sono tracce di cannibalisti culturali del quarto mondo o del deserto di Chihuahua?
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