Opera prima del duo Belga fondato dai polistrumentisti Mark Hollander e Vincent Kenis. Un laboratorio musicale aperto ai contributi di innumerevoli musicisti, Chris Cutler e Fred Frith sicuramente i nomi di spicco che collaborarono al secondo lavoro del 1980.

Programmatico il nome della band "Aksak" in turco significa zoppicare e "Maboul" folle. Due termini che riassumono lo spirito della musica dei Aksak Maboul.

"Onze Danses Pour Combattre La Migraine" del 1977 e un lavoro che suscita meraviglia, una tela schizzata dai più svariati colori, dalle forme indefinibili, dai sempre nuovi particolari prima passati inosservati. Una tela che bisogna guardare dalla dovuta distanza per avere una completa visione ed apprezzarne a pieno il valore.

17 brevi frammenti sonori che si susseguono senza soluzione di continuità, dalla sperimentale elettronica, al jazz, musica etnica, simil dance music, musica da camera e da fumosi cabaret.

Un labirinto, un susseguirsi di piccoli vani sempre diversi. Si passa dall'elettronica sognante di "Saure GurK" alla melodia molto Kurt Weill di "Milano Per Caso" che vedrei sulle labbra di Dagmar Krause.

Henry Cow, Slapp Happy, Zappa i primi nomi che mi vengono in mente. Musica aperta alle più diverse suggestioni ma indiscutibilmente di matrice europea.

Progressive ,nel senso più ampio e indiscriminato del termini. Progressive in continua evoluzione , anarchico, senza regole fisse.

Disco che non deve essere visto come un susseguirsi di singoli episodi, ma un work in progress da valutare come unica entità, tanta è la materia trattata.

Se può essere una garanzia di qualità il lavoro è inserito nella personale play list di Mr. Nurse With Wound.

Mark Hollander  fonderà la storica "Crammed records" ,etichetta dei Tuxedomoon, che qualcosa devono a questi strampalati brani, americani ma dalle europee atmosfere molto presenti in questo lavoro.

Lavoro consigliato, che riserverà non poche sorprese a tutti gli avventurosi ascoltatori.

 

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