Nella vasta scelta dei cantautori italiani degli anni che furono, preferisco tra tanti Alberto Camerini, anche se a lui "cantautore" non è un termine adatto, in quanto lo è molto più appropiato "Artista".
Non starò qui a ribadirvi l'n-esima versione della biografia di Alberto, ma accennerò a grandi linee gli elementi che caratterizzano il suo personaggio, punti fondamentali per chi ancora (purtroppo) non lo conosce.
Alberto è un cantante e un chitarrista, suonò con tanti altri artisti prima di mettersi "in proprio" e creare un lungo percorso composto da una bizzarra fusione tra punk, new wave, rock e opera.
Camerini con tutto ciò che amava ne faceva un'arte e quest'arte era composta da Cybernetica-elettronica in primis, carnevale - maschere - clown- feste, colori e materiali vivaci se non sintetici o plastici, make up e irresistibile glam stile, droghe leggere, Brasile e Sud America, "Rock-n roll" - il quale termine egli usava per identificare non solo il Rock'n Roll ma anche l'Hard Rock, L'Heavy, Il Punk, la new wave e la musica elettronica, insomma la musica "tosta".
Dopo aver già recensito l'album che a mio parere nella sua discografia è il peggiore (mi riferisco a Cyberclown, dove vi sono elementi qui presenti rimodernizzati e gettati in stile punk) vi parlerò del mio preferito, che oltre ad essere quello che preferisco nella sua discografia è anche uno dei miei album preferiti in generale: RockMantico.
Il nome del disco la dice lunga, si tratta infatti di musica rock allegra, divertente e ballabile ma che nello stesso tempo contiene testi molto umani, sensibili ed emotivi. Anno 1982, anno in cui il punk è un punk elettronico, composto da sintetizzatori e suoni fantascientifici che creano un genere presente a sè stesso: il synth pop\(rock) e la New Wave. Amo questo album perchè è quello che più sa di "anni 80", con il suo fantastico sound easy-pop, il più digitale-elettronico e soprattutto è il disco in cui di più si sviluppa la figura dell'Arlecchino Elettronico, che poi diventerà Alberto Stesso nel suo celebre travestimento.
LP che narrava le avventure di Arlecchino viste da una prospettiva esterna al mondo, più propensa ad analizzare le vicende della creatura sotto un profilo psicologico di umori abbattuti, debolezze umane e crisi esistenziali. RockMantico prende in pieno il romanzo di Marivaux, autore francese del '700 che scrisse "Arlequin Poli par l'Amour" o meglio: Arlecchino educato dall'amore.
Camerini era in continua fase di metamorfosi, e il passaggio di rockmantico si distaccava parecchio dai suoi precedenti, questo abbandonava le lotte politiche e le sonorità caraibiche-brasiliane, fù di ottimo impatto sul pubblico ma nonostante tutto egli si sentiva vivo grazie a un'unica categoria di fan, cercò di evadere da questa situazione portando l'opera della Commedia Italiana Settecentesca in ambienti giovanili come appunto nel suo "Rock'n Roll".
Fù un successone, qualcosa di indescrivibile, un gran rialzo di popolarità, Alberto su tutti i canali, su tutte le radio e sulle copertine dei giornali... eppure era insoddisfatto.
Cantava in mezzo a manichini di donna e burattini, vestito di abiti da lui creati in quanto "coreografo e stilista" della sua troupe, abiti argentati e brillanti, capelli con mache e lacca, e in mente sua pensava che alla gente piaceva lui e piaceva la musica pur non capendola.
Sembrerebbe blasfemo paragonare Camerini a David Bowie, eppure l'Arlecchino cosi come Ziggy Stardust era il protagonista di una serie di dischi, ed era troppo difficile da eliminare.
Abbiamo un rock elettronico composto da tre tastiere e due chitarre, procreato da Camerini, Giaso, Rossi, Gnech, Stemby, e Edo.
Rockmantico è sicuramente l'LP che regala all'artista colorato più soddisfazioni e popolarità.
Si incomincia con "Telex", canzone molto melodica e digitale, piena di suoni sintetizzati e sfondi sempre "carnevaleschi" se pur interrotti da pesanti dosi elettriche di rock, la canzone mette in evidenza il computer come mezzo di comunicazione, Camerini è convinto che nel dialogo umano ci sia espressività e manifestazione del proprio stato d'animo, e che una semplice macchina come può essere un computer non può essere in grado di competere nel compito.
Si continua con "Maccheroni Elettronici", facile ma fantastica canzone di satira politica, elettronica e melodica con un ritornello divertente. Si subentra in una zona più "rock" del disco, già con "Stai con Me", dura e roccheggiante ma con un banale testo romantico.
Camerini delizia l'ascolto anche con del sano Hard Rock, quello di "Mr Rock", con sfondi in stile barocco e testo italo-americano.
Non si risparmia il punk, di matrice più classica possibile in "Fanatico di Rock'n Roll", molto melodica e trattante il tema del "Rock'n roll" come mezzo di evasione dai problemi che affliggono l'uomo.
E' poi il turno di "Tanz Bambolina", canzone cult dell'Italia anni 80, con una forte matrice dance ed elettronica. Camerini parla dell'amore, amore mondiale europeo e non.
"Arlecchino educato dall'amore", invece è una canzone in stile fiabesco, ricorda molto quei vecchi vinili di favole. Si parla di Arlecchino, troppo audace, quasi non un jolly ma un re, licenziato dal Re ed educato dall'amore.
Rimangono sia lo stile fiabesco che le idee di Marivaux anche in "C'è un giardino", ma soprattutto in "Non ami" dal ritmo simile alla sigla di un cartone animato. Poi Camerini si addentra nel pop nella sua forma più sdolcinata in una canzone estremamente romantica e lenta: "Proprio Tu".
Conclude il disco "Questo Amore" nuovamente elettronica, e melodica con un bel ritornello facile e canticchiabile.
Vi ho presentato un Lp fondamentale nella vita di Camerini, che egli con il passare del tempo rifiutava sempre di più.
Camerini era depresso, in scena si divertiva a suonare la sua mini tastierina gioccattolo Casio (chi si ricorda il video di Tanz Bambolina?) e a ossigenarsi i capelli, ma dietro le quinte si lamentava; diceva che il suo pubblico, soprattutto in merito a Tanz Bambolina era composto da bambini piccoli, ragazzine teenager innamorate e ULTRAGAY (non so perchè, Camerini usa nelle interviste più volte questo termine per definire gli Omosessuali); e quindi nessuno che avrebbe potuto comprendere bene l'essenziale arte espressiva emanata dall'Arlecchino e del carnevale rock.
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