"Alla manifestazione d'affetto c'erano tanti cartelli. Quella mattina il sole era alto e i sette nani erano invidiosissimi come al solito, e non solo del sole, ma anche dei venti perchè erano più di loro. Sfogliavano tutti la rivista Casa Dolce Casa, l'unica rivista di Arredamento Pasticceria Arredamento..." A.B.

 Vi parlo oggi di questo genio assoluto del non-sense, dell'irriverenza comica, del funambolismo letterario che corrisponde al nome di Alessandro Bergonzoni (classe 1958!)

La sua è una comicità demenziale, cucita assieme dall'uso sapiente di parole, usate, maltrattate, distorte, stirate, elasticizzate e geneticamente modificate, che fanno da leit motiv a tutto il libro "Le balene restino sedute" (Garzanti editore), folgorante esordio letterario di questo autore bolognese già vincitore, con quest'opera, della Palma D'Oro nel 1989 al premio letterario del Salone del libro umoristico di Bordighera.

Umorismo e comicità dura e pura, svincolata da ogni paletto di logica e sequenzialità, portando alle estreme conseguenze un umorismo folle e visionario, zeppo di invenzioni surreali e intelligenti, saltando da un tema all'altro, inseguendo il guizzo di un'idea, una parola, una frase che rimanda per libere associazioni ad altre idee, frasi e parole senza limiti e senza freni.

Un libro i cui capitoli, tanto per dire, si intitolano: Violino e violenza, Ricotta ed Enrico VIII, Tutti dentro a quella troia di cavallo, E' già mercoledì e io no, Volenti contro nolenti, Sode il rumore di certe uova, L'epopea della popa ecc.

Un libro, ripeto, stracolmo di invenzioni che, e qui è il suo limite, alla lunga possono risultare perfino stucchevoli visto la difficoltà di seguire continuamente questi salti logico/temporali da una frase all'altra che rallentano il senso del tutto e sfiancano l'attenzione che, alla fine, coglie un gioco troppo spesso fine a se stesso.

Per questo, in allegato al libro, viene fornito il DVD dello spettacolo omonimo (che io vidi dal vivo a Bologna!) che perlomeno ci stupisce in maniera diversa, offrendoci un autore che sa anche muoversi e dare spettacolo.

Oggi mi sa che Alessandro s'è spompato o credo addirittura che si sia ritirato. Del resto, sarebbe stato davvero impossibile creare e macinare continuamente calembour e citazioni spassosissime come le centinaia raccolte in questo libro diventato ormai un cult!

Carico i commenti... con calma