Questo concerto si preannunciava come qualcosa di molto succulento: i Rise Against sono uno dei migliori gruppi moderni di hardcore melodico (almeno secondo il sottoscritto), gli Alexisonfire hanno da poco pubblicato un bellissimo disco di emo post-core intitolato "Watch out!" e i Red Lights Flash sono il primo gruppo europeo a essersi accasato presso la A-F Records, etichetta di proprietà dei mitici Anti Flag.
Intorno alle 10 i Red Lights Flash salgono sul palco, e attaccano subito bene con il loro hardcore un po' emozionale. Gli austriaci hanno energia e simpatia da vendere (spassosissimi i siparietti del bassista,soprattutto quando vantava il suo italiano un po' stentato) e un batterista inumano. Vi consiglio di recuperare il loro ultimo album, "Free".
Dopo un veloce cambio di palco ecco gli Alexisonfire. La loro performance è incredibile: tecnica, carisma e soprattutto uno screamer veramente invasato (anche se la band al completo in quanto a pazzia è messa bene... vedasi il bassista). Sfornano pezzi presi in parti uguali sia dall'ultimo album che dal precedente omonimo. Ancora più incredibile la già favolosa su disco Get Fighted. Peccato per la breve durata del concerto (poco più di mezz'ora!).
E infine ecco i padroni della serata: i Rise Against. La band di Chicago non risparmia energie e sudore. E il pubblico percepisce: un pogo pauroso, stage diving, gente sul palco (tra cui pure uno nudo). Le loro canzoni dal vivo risultano ancora più veloci e potenti. Grandissime Daed Ringer e Black Masks & Gasoline.
Alla fine posso dire che è stato un gran concerto, anche se l'acustica non era delle migliori (ma mi hanno detto che all'Estragon è normale amministrazione).
Solo un ultima cosa: com'è possibile che uno del profondo nordest debba farsi 400 kilometri per vedere un concerto decente? Vabbè...
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