Un racconto di Cornell Woolrich è la fonte cui si è ispirato Hitchcock, per girare questo straordinario thriller, chiaro e stilisticamente perfetto. Come in quasi tutti i suoi film, il regista non fa uso di scene violente, per tenere in ansia lo spettatore, gli basta stimolare il voyeur che c'è in noi. Il film è costruito su un intelligente crescendo drammatico, inizia con un ritmo narrativo rilassato, a cui si unisce pian piano un'inquietante atmosfera, che col passare dei minuti diviene sempre più angosciosa. Fin dalle prime scene, il regista trascina lo spettatore dentro il film, in questo meraviglioso microcosmo nel quale vive Jeff. (James Stewart)

La trama del film "La Finestra Sul Cortile" è al tempo stesso semplice e geniale, il fotografo Jeff è costretto a casa sulla sedia a rotelle, a causa di una gamba ingessata, annoiandosi, inizia ad osservare i dirimpettai del casamento, in una afosa giornata estiva. Lo spettatore è costretto ad identificarsi col protagonista, perchè quello che lui vede è quello che vediamo noi, il suo occhio è il nostro occhio, e, al pari di Jeff diveniamo testimoni del privato degli inquilini che osserva, del loro modo di vivere, delle loro debolezze. Gli appartamenti che si affacciano sul cortile sono un'affascinante vetrina della vita ordinaria: Mr. Thorwald e la moglie che litigano in continuazione, un musicista alcolizzato, un'attraente ballerina alla quale fanno la corte diversi uomini, un'anziana coppia senza figli, che ama profondamente il proprio cane...

Una notte Jeff ode un urlo straziante, in seguito nota Thorwald uscire svariate volte dal casamento, di notte, portandosi dietro una valigia di alluminio. Il giorno dopo non c'è più traccia della moglie, e, in seguito l'osserva mentre pulisce accuratamente il bagno. Nei suoi pensieri si fa strada il sospetto, che l'uomo abbia commesso un delitto, confida il presentimento all'amica Lisa (Grace Kelly) alla sua massaggiatrice, ed a un vecchio conoscente, detective. Ma nessuno gli crede, bloccato al suo posto d'osservazione, non può agire, allo stesso modo anche noi ci sentiamo incatenati alla stessa sedia a rotelle. Il volitivo Jeff, sembra (in apparenza) refrattario all'amore che Lisa prova per lui, la loro relazione sentimentale prenderà forma, seguendo il corso degli eventi, nella ricostruzione del delitto. Dopo che l'uomo la mette al corrente, d'aver visto Thorwald aprire la borsetta della donna scomparsa, per estrarne alcuni gioielli, Lisa inizia a provare interesse per la misteriosa vicenda. Una sera, la giovane donna entra nell'appartamento del presunto assassino per cercare i gioielli, Jeff la osserva dalla sua camera, agitato, mentre rovista nel locale, nel momento in cui trova la fede della potenziale vittima, la infila al dito e la mostra verso la stanza di Jeff... ma Thorwald sta già dietro la porta d'ingresso...

Un Hitchcock in gran forma, ha realizzato un film ricco di scene splendide per trovate, ritmo, inventiva, raffinatezza figurativa, definizione dei personaggi. Una perla dove tutto funziona al meglio, dall'accurata ricostruzione del piccolo mondo, che vive nelle case che circoscrivono il cortile, al quadro di eterogenea complessità, costituito dai personaggi minori del film. Un lavoro realizzato in conformità, ad una perfetta combinazione tra voyeurismo, e approfondito studio della suspense, un disegno limpido, coerente, che a volte, induce al sorriso, ma anche alla riflessione sulla vita comune, con i suoi piccoli vizi... e la sua violenza.

PS. Il film fu girato quasi interamente in una sola stanza, come "Rope" e "Delitto Perfetto"

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