Un amico mi ha prestato questo oscuro CD, lavoro di una band italiana che, come tante altre, non è andata oltre il debutto, nonostante le ottime capacità.

Da quel poco che ho capito, gli Aliceversa erano un gruppo piemontese, precedentemente noto con il nome di Alice In Sexland.

Nel 1995 pubblicarono questo "Ore Disturbate" e, per qualche tempo, sembrava si trattasse di una nuova promessa del rock alternativo italiano. Nulla di tutto ciò.

Impaziente, inserico il disco nel lettore e inizio ad ascoltare questi mattacchioni.

Dunque: qui c'è molta psichedelia, alcuni riff metallici e un approccio alternativo (ai tempi non si parlava ancora di indie!) alla materia musicale. In questo senso, possono far venire in mente gruppi come i vecchi Marlene Kuntz o i primissimi Bluvertigo. Ma ancora più ricercati e, in alcuni punti, ancora più acidi.

Ottimo lavoro di chitarre e basso, una voce sinuosa, testi intelligenti e mai banali e una forte propensione "progressiva". Ovviamente non stiamo parlando di gruppi come la PFM o il Banco, quanto del tentativo di superare determinati limiti e steccati sonori.

Un disco cupo, contorto ma mai noioso. Alle volte, credeteci o no, risulta perfino divertente. Una valida alternativa ai nomi più importanti del rock tricolore targato anni '90.

Io, in tutta onestà, sono rimasto colpito dalla bellezza di canzoni come la title track, "dentro fuori", "inferno" o "mai memorie corte".

A voi la fortuna di scoprirlo perché , effettivamente, è disponibile solo su discogs.

Una prova talentuosa che non ha trovato alcun seguito. E poi ci si chiede perché cazzo in Italia le cose vadano sempre per il verso sbagliato!

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