Il Comitato Centrale non accetta propaganda anarcoide e utopistica. Solo il socialismo scientifico, solo il pensiero marxista leninista può essere musicato o messo in lettere. Tuttavia solo il Comitato Centrale può vagliare opere occidentali che si pongono in contrasto con il marxismo leninismo ed il realismo socialista. Volendo, pensate un po', il Comitato Centrale può trovare queste opere "gradevoli" o perfino "esaltanti".
E' il caso degli Amebix, un gruppo del quale mi ha parlato a lungo György Lukács, raccomandandomi di tenerlo ben distante dalle orecchie delle masse lavoratrici. Ovviamente non diffonderò il riottoso verbo degli Amebix nelle fabbriche e nelle officine ma come membro del Comitato Centrale, chiuso nella mia casa, continuerò ad ascoltare "Arise!".
Gruppo anti-comunista e anarco-utopista, nato verso la fine degli anni '70 nell'ultra capitalista terra d'Albione, fautore di un Punk Rock metallico che riesce perfino ad inglobare influenze Darkwave. Questo è il geniale, ma non proletario, debutto della più sgangherata e tossica combricola di “crusters” mai esistita.
Ma cos’è il Crust? Punk marcio e velonoso, ad un passo dal metal e con più di un punto in comune con il grindcore. Nel Crust formato Amebix, tuttavia, convivono perfino influenze dark e gotiche. Ascoltate l’opener “The Moor”, la spettrale “Drink and Be Merry”, oppure “The Darkest Hour”. Qui c’è tutto quello che un occidentale piccolo-borghese e falso-rivoluzionario può considerare pane per i suoi denti. Rabbia a mille, imparentata col sound di Motorhead e Venom, ma anche cupezza alla Bauhaus e Joy Division.
Finché la democrazia borghese ve lo permetterà…ASCOLTATE QUESTO DISCO! Perché se, per un motivo o per l’altro, ve lo siete fatto sfuggire, ahi ahi, siete proprio degli sfigati. Mi duole utilizzare questo aggettivo fascio-paninaro ma, a conti fatti, non esiste punk o metallaro (AUTENTICI) che non abbia mai ascoltato “Arise!”.
Ora torno al Comitato Centrale. Fate i bravi e pogate nella vostra stanzetta.
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