“Venduti!”
Lou, John e Sterling ci rimasero male. Ma come! Per la prima volta qualcuno era disposto pagarli per suonare e lui s'incazzava così?
Ma Angus fu irremovibile e li piantò per sempre.
"Venduti!" e se ne andò senza voltarsi indietro.
Cazzo, lui aveva suonato con gente come Tony Conrad, Marian Zazeela e Terry Riley, con il Theatre of Eternal Music di La Monte Young (insieme a quel pischello di John Cale)!
Per fortuna di quei tre (e nostra), Sterling si ricordò della sorellina di un suo amico, una certa Maureen.
Ma questa è un'altra storia.
Invece Angus decise di andarsene in giro per il mondo fino ad arrivare in Nepal, dove si stabilì. Continuò a suonare, scrisse poesie e studiò il pensiero esoterico.
E, per fortuna, qualcuno ha pensato di registrare le sue musiche.
5 dischi a suo nome, più un pugno di collaborazioni (da Conrad a LaMonte Young).
Questo “The Cloud Doctrine”, messo in giro dai tipi della SubRosa, è - forse – il più vario. Ma un ascolto lo meritano anche tutti gli altri.
Poi Angus lasciò questo piano di esistenza a soli 41 anni.
Ed io non credo abbia mai saputo (né si sia mai interessato di sapere) che fine avessero fatto i suoi ex amici Lou, John e Sterling (e la sorellina del loro amico).
Quei Velvet Underground.
Quei venduti.
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