"Persistence of time" è stato molte volte, messo in secondo piano rispetto al suo predecessore del 1988 "state of euphoria", ma erroneamente.
Questo album infatti, pur non arrivando ai livelli dei due capolavori "spreading the disease" e "among the living", si mantiene su ottimi livelli, e per dimostrarcelo, i cinque americani, ci sfoderano un album lungo e interessante che non finisce mai di emozionarci per tutta la sua durata, partendo dal ticchettio di "time", fino alla veloce "discharge", passando per brani più elaborati come "in my word", "belly of the beast"(un classico), "h8 red" e la cover di "got the time" di joe jackson, che ripresa dagli anthrax, diventa completamente metal.
4 stelle che per poco non sono 5
Carico i commenti... con calma