Nonostante fossi sicuro di tovarmi di fronte ad un buon lavoro (primo perchè mi è stato consigliato da più persone, secondo perchè il precedente split con i Totenburg mostrava una band con i controcazzi), devo dire che di fronte all'artwork mi sono un tantino scoraggiato: non si capisce realmente niente, perfino la grafica delle scritte è scadente. Nel booklet, solo un testo, quello della canzone "Black Metal": per lo meno si sa di mettersi nell'ordine delle idee di un disco di QUEL genere.

E invece è stata un pò una sorpresa devo dire: l'intro di tastiera molto atmosferica, seguita da un riff marziale (e molto thrashettone) che introduce alla seconda "Might and knowledge" fanno iniziare questo disco davvero bene! Ecco, in certi punti assomigliano ai Naglfar, in altri ai Dissection, in altri il devasto sonoro arriva a picchi altissimi: da questo punto di vista il disco è fatto benissimo, è abbastanza vario e riesce ad avere degli ottimi spunti melodici senza perdere neanche un'oncia della sua aggressività. Un altro particolare è la durata dei pezzi, leggermente più lunga del solito: solo due canzoni (esclusa l'intro) sono sotto i 5 minuti, ma la varietà a cui ho fatto cenno appena prima veramente fa in modo che il disco non risulti pedante. Il finale è una sorpresa veramente: un corto arpeggio accompagnato dalla "soave" voce pulita di Herr Rabensang, dopodichè Hammer of Sorrow (batterista) dimostra di essere una vera macchina cazzo... credo di aver sentito poche volte blast-beat "umani a questa velocità".

La terza traccia ("Raping The Angel") si apre con un riffone che potrebbe essere uscito tranquillamente dalle corde di Skolnick-registrazione a parte-, per poi aprirsi in una sfuriata black che, ancora una volta, fa venire in mente i Naglfar con 4 testicoli a testa, cacciandoci dentro verso metà canzone un rallentamento con un pseudo assolo semplice ma allo stesso tempo efficace.

Il disco poi continua a scorrere tra tempi terzinati e cadenzati abbinati a sfuriate pazzesche di pura intransigenza black metal, riff in cui spunta addirittura (!) la tastiera, riff e assoli thrash e, come già detto, delle aperture melodiche che hanno il pregio di rendere vario il lavoro senza quella sensazione di "nè carne nè pesce";  un buon mix di Naglfar, Dissection, Slayer (in qualche punto, giusto una sfumatura) e primi Mayhem.

p.s. la canzone secondo me migliore del disco è la title track, una sfuriata assurda di meno di 3 minuti in cui è condensata tutta la rabbia del disco. 

Carico i commenti...  con calma