Io quel giro di Providence l'ho sempre immaginato come la più reale e concreta fotografia di un sottoterra brulicante e territoriale dai tempi della SST.

C'erano questi gruppi di omoni che tracciavano un'unica linea da Peter Brotzmann ad Arto Lindsay (New York era), passando per "Flowers Of Romance" e l'abrasività oltranzista della primordiale Siltbreeze. "Soak The Saddle" è questo e nient altro, un calderone ribollente dove succede di tutto, dove il tribalismo propulsivo delle batterie diventa lo scudo dello sferragliare fuori sincope delle chitarre e di un basso sempre meno basso.

Ci si balla su questa cosa, dove cosa ha più a che vedere con il monolite dei Fantastici Quattro, piuttosto che con la mera oggettistica. Ho perso più tempo con queste parole che ad ascoltare questi venti minuti di fuoco.

Elenco e tracce

01   #1 9-12-98 (02:04)

02   #2 10-1-98 (01:40)

03   #3 9-19-98 (02:40)

04   #4 1-31-99 (01:43)

05   #5 10-7-98 (02:14)

06   #6 10-20-98 (01:38)

07   #7 2-16-99 (01:40)

08   #8 2-10-99 (02:25)

09   #9 2-18-99 (03:10)

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