Dunque, quello che mi accingo a fare è probabilmente un atto inusuale per il caro Debaser, ma comunque la cosa più indicata in una tale situazione, dato il tempo trascorso dai miei ultimi contatti con suddetti artisti e l'impossibilità di poterne raggruppare i brani da me de-gustati in un singolo album... Ma il nesso fondamentale è quello che de-scriverò al termine di questa rece, che è sicuramente il fulcro ed il succo del messaggio che vorrei far passare, assieme alla presentazione dei suddetti artisti. Non so quindi se questa recensione vedrà mai la luce, ma nonostante ciò, ci si prova, come al solito, mossi dal più sincero e spontaneo dei sentimenti...

Ebbi l'occasione di conoscere telematicamente queste persone tramite myspace, un paio di annetti fa e fui colpito da alcune delle loro opere, più o meno originali e soprattutto dal loro atteggiamento, ovvero quello di mantenersi freschi, disponibili e alla mano... Caratteristica che tanto felicemente si sposa ed al tempo stesso contrasta (ovviamente ai miei occhi), con questi tempi beceramente elitari, in cui chiunque sembra poter aspirare ad una diffamante fama, pur non avendone oggettivamente nè diritto nè tantomeno merito...

Detto questo direi di passare alla de-scrizione di tali individui, rispettivamente inglese, gli altri due americani dell'Indiana, così come ai loro singoli... Questi tempi moderni sono caratterizzati da un crescente quantitativo di artisti che decidono di conferire alle loro opere un forte carattere di fusione tra i generi che, al tempo stesso, conferma e stona fortemente nel rispecchiare il carattere di globale miscuglio nel quale le nostre società SEMBRANO vertere, giorno dopo giorno, sempre di più... E' questo un discorso che può valere per Ariake Waveband e A Kid Called Computer, molto meno per Cas One, che preferisce attenersi più ad uno stampo prevalentemente Rappettaro, stile Hammer dei tempi migliori, di buon gusto... Il minimo comune denominatore che accomuna tali artisti è sicuramente quello di mettere cuore e sentimento in ciò che fanno. cosa ovvia, direte voi; molto meno, a mio riguardo, quando tale processo risulta anche poi dall'ascolto oggettivo dei brani, non rimanendo soltanto un concetto teorico...

Ogni qualvolta si accende la radio, ci si ritrova a dover ascoltare dei brani orripilanti, caratterizzati da tale banalità e mancanza di pathos (inteso come sentimento, positivo o negativo) tali da far rischiare all'ascoltatore incauto, la lobotomizzazione con conseguente trasmutazione della propria essenza umana, in latta e microchip... Perdipiù di indicibile scadente qualità. Ora bando alle ciance e passiamo all'analisi di "She Never Knew How Much", uno dei primi brani in assoluto dell'inglese Ariake Waveband, realizzatore di un elettrofunk melodico caratterizzato da una rara sensibilità musicale.... Gli ingredienti sono un minimalismo di base dove singole campionature di singoli strumenti, sapientemente mescolate, danno vita ad atmosfere cariche di rara bellezza e profondità, dalle quali sarete catturati fin dal principio, immersi in melodie capaci di toccare fin nel profondo e che faranno vibrare all'unisono cuore e mente... Cambi di tempo ed effetti accompagnati da vocalizzi che come ogni altro elemento del brano, hanno la funzione di non sovrastare e sovrastarsi, per donare al tutto omogeneità e magia...

Passando all'mc Cas One si ha l'impressione, dalla qualità della sua base musicale, di trovarsi di fronte ad un brano del caro vecchio Hammer, dal quale sicuramente attinge ampiamente (almeno in questo brano), elevando però al massimo le qualità comunicative e sonore... Ci troviamo infatti di fronte ad uno di quei brani che ti prendono inesorabilmente il corpo fin dal primo beat... Un sax introduttivo ed il seguente basso martellante accompagneranno il calzante beat, assieme ad ottoni orchestrali, per regalare alla voce di Cas un connubio a dir poco coinvolgente... Esperienza che spinge assai volentieri al riascolto...

Terminiamo la carrellata con l'eclettico A Kid Called Computer descrivendo il brano "Playing God"... Loop di tastiera profondo ed etereo, guizzi di corde e profondi riff di basso aprono il pezzo e conducono all'inizio del beat, essenziale, rotto e che come altro elemento, che accomuna tutti questi singoli, contribuisce ad un insieme di armonia, mai esagerati, mai stonati, sempre stimolanti ed egregiamente mescolati.

Ora, per terminare.... Qual'è la principale intenzione di questa recensione (se così si può chiamare :)? Il dare luce e risalto a persone semplici, che scelgono il canale della sincerità, dell'essenzialità esistenziale... Che in questi tempi pomposi e volgari, riescono attraverso canali alternativi a diffondere il proprio suono ed il proprio credo snobbando alla grande i grandi, sozzi e corrotti metodi di commercializzazione.... Dove per esistere si necessita di patteggiare noi stesso e la nostra anima, prima ancora che la nostra arte... Detto questo, sono felice di constatare che Debaser rimane un singolare quanto riuscito caso di diffusione musicale e non... E' cresciuto nel tempo, come spero tutti noi, ed è riuscito a mantenere uno stampo "facile", pur evolvendosi e aprendosi ai più disparati generi musicali, senza perdere la propria essenza.

Lascio di seguito i link per ascoltare i brani di questa recensione e per conoscere più a fondo questi artisti che, di sicuro, meritano un ascolto approfondito... Avendo cambiato sistema operativo (sono passato felicemente ad un mac) ho avuto qualche problema per realizzare i samples, per questo lascio i link... Ma è anche un modo per non fermarsi semplicemente ad un brano, o ad un nome, ma per iniziare o continuare ad esplorare quei canali e quelle metodologie che ci permettono (nel bene o nel male) di intendere la musica e tutto ciò ad essa connessa in modo meno commerciale ed elitario, così che sia il succo e la sostanza della questione a prevalere, più che ogni forma (e la forma) di servilismo atto a sacrificare noi stessi e la nostra essenza alle insensibili e spietate leggi dell'odiens commerciale. un saluto a tutti.

Ariake Waveband - "She Never Knew How Much" 

Cas One - "Blood on the Playground" 

A Kid Called Computer - "Playing God"

Carico i commenti... con calma