Eccoci a un consueto appuntamento con la recensione di un album dell'ennesimo gruppo dotato di una tecnica mostruosamente valida, ciò nonostante non molto preso in considerazione.

'New Discovery' è una perla di Neoclassical metal, una via di mezzo tra un melodic speed metal non molto spinto e un discreto hard rock classico. Canzoni atmosferiche cariche di assoli sfrenati, soprattutto di tastiera e una struttura interna alle canzoni a dir poco perfetta come nei migliori gruppi prog. Se amate i Sonata Arctica per la pulizia degli assoli, vi piaceranno anche questi, anche se loro a differenza di altre power band in stile Stratovarius, ci propongono canzoni molto meno veloci e sfrenate, ma molte più cariche di misticismo melodia e passione. i componenti suonano anche per Mike Terrana, Axell Rudi Pell, Royal Hunt e altri, e sono tutti bravissimi, chi forse può non piacere è il cantante, John West, la voce infatti non esprime niente di speciale e anzi sembra un pò essere inadatta.

Come già detto l'elemento principale è la tastiera che si dimena in fluidi e dinamici assoli, l'andamento complessivo dello stile si spinge sempre verso il melodico e non accenna mai a un cambiamento o una perdita di orecchiablità, però se fin'ora il power ci ha presentato le canzoni melodiche e veloci questa volta sono propsti brani lenti e tranquilli. Si, lo stile non è comune a tanti altri gruppi, e anzi è originale e poco sentito, ma nel complesso non si sviluppa di più di tanto, cioè non ha quel lampo di genio che lo può far valorizzare o credere un album superiore o speciale. Diciamo però che per gli amanti del metal melodico è una vera chicca, e conoscerli potrebbe rivelarsi fondamentale sotto vari punti di vista. "New discovery" è mistica e adrenalinica, un'atmosfera malinconica con la caratteristica dei cori particolari e dolci e ottimi assoli di tastiera. "Remeber My Name" si annuncia subito con un fluido gioco di tastiera, la batteria è energica, e la canzone molto melodica, anche qui ottimi assoli. "Innocence" è molto tecnica, ed è tipicamente prog per i suoi sbalzi di atmosfera, segue "The Last Survivor" la più aggressiva carica in cui la tastiera gioca un ruolo importantissimo. Anche "Hearts Are Broken" è adrenalinica ma molto particolare è la strumentale "symphobic expedition" dove per la durata di quattro minuti, tastiera chitarra e batteria ben sincronizzati duellano in melodia veloce e graziata. dolce presenza di ballata in chitarra acustica: "Endless Day", segue "call of the wild" dal tipico ritmo hard rock e l'effetto tastiera alla Deep Purple. Seguono "Story Teller Urbe", la stessa "Endless Day" di prima ma in Radio Edit e in fine il cd si placa con la tranquilla "Hidden" in pianoforte.

Concetto finale: l'album in questione ha tanti lati positivi come tanti lati negativi, può piacere per il fatto di proporre un Hard rock\Power\Classical metal dolce e con la presenza di assoli speciali soprattutto di tastiera, ma ricade nella voce un pò noiosa e nella monotonia globale da una canzone all'altra. Rimane solo provarlo.

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