È sempre piacevole rimanere sorpresi, specie quando si ascolta un disco. D'altronde se da un lato è positivo che vi siano certezze inamovibili, dall'altro è opportuno (fondamentale) che si possa assaporare la gioia di trovarsi di fronte a un fattore di differenziazione, se non in senso lato, almeno nei confronti di quelle che erano le aspettative.
Questo è quanto accaduto nel momento in cui ho assaporato "Nominosum", il parto musicale di Ascension Of The Watchers, nome altisonante e suggestivo, oltre che progetto di Burton C. Bell dei Fear Factory, qui impegnato nelle vesti di multistrumentista (oltre a offrire una prestazione vocale straordinaria) e affiancato da John Bechdel (Prong, Killing Joke, Murder Inc., Ministry, ecc.), che ha fornito un contributo basilare per la realizzazione del lavoro.
Tali elementi farebbero pensare a una ben precisa collocazione di genere e invece, sin da "Ascendant", brano che apre l'album, si intuisce che i suoni saranno morbidi e orientati alle atmosfere, non ambientali, ma dove l'obiettivo non è quello di sottoporre l'ascoltatore a pressione e pesantezza, quanto quello di accompagnarlo in un lungo viaggio (oltre 70' complessivi). Un viaggio in cui la connessione e la convivenza tra elettronica narrativa e rock oscuro si abbevera alla fonte della new wave e dell'immaginario gotico e folk, con una spiccata sensibilità nella creazione di trame melodiche, che diventano canzoni e con una rilevante dose di ispirazione, che ha sicuramente alimentato la scrittura delle tracce. E non è un caso che quando optano per il rifacimento di un pezzo altrui, scelgano "Sounds Of Silence" di Simon & Garfunkel.
Un'opera spirituale, ipnotica e ascetica, figlia della commistione tra elettrico, acustico e sintetico.
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