Vengo da una giornata di merda, cioè, stamattina ero in tono col cinguettare del mondo assolato e avevo la forza di Superman dalla mia, ma poi il seguito della giornataccia mi ha prosciugato ogni forza e umore, scontrandomi con una molto schifosa realtà, proprio come se mi avessero gettato addosso chili e chili di iellata kryptonite.

Alché mi sono risolto di sguinzagliare il mio asso nella manica, il già recensito, altrove, album-antidoto dei Superinvaders, Fabric Of The Universe, e tutta quella feccia immobilizzante è svanita in 10 minutini contati, proprio come in un cacchio di fumetto di Superman, e allora ho ritrovato i miei superpoteri, cosicché ora posso parlarvi del super-super-split 10' edito da un poker d'assi di valorose band.

Lo split a 10 spicchi di limone, da succhiare tra denti e gengive, titolato Retro Gaming, è assolutamente anti-deriva, cioè, la materia che vi si suona, grezza e viva, s'impone quale calamita ad alto potere attrattivo, cui solo Mister Magneto, il mutante che comanda sul magnetismo, eroe della Marvel Comics, era in grado di sviluppare, attirando a sé tanto e tanto buon metallo (la sua droga preferita).

Nel raggio d'azione del campo su descritto ci cadi bello imberbe e di primo acchito - resistere non avrebbe senso - perché la potenza ferina e ferruginosa, che salta e squeeza fuori da Retro Gaming, sconquassa a man bassa e salvarsi da esso non si può davvero più.

Però c'è seriamente da divertirsi nell'ascoltare le 10 kamikaze surf tracks proposte, poiché brillano di lucentezza esplosiva, indorate di fiammante polverina aurifera, tanto che par di star in groppa a questa crazy estate² che scorre via velo-velocissima nelle braccia del titubante autunno, ma che nel suo breve e verde galoppo permetterà a noi, sfiancati reduci della deriva, di costruire momenti memorabili su cui esperire indimenticabili summer adventures targate 2020.

Questi 10 clamori sonici dopanti, ben carichi di high energy, raw & alive, escono per direttissima dalle quattro band motrici che hanno realizzato codesto gran discaccio scaccia avvoltoi e fanno fiorire nel nostro spazio desertico un'oasi di beneamato rigoglio e ristoro ritemprante.

Chiedilo ad Amo de Cea & the Clockwork Wizards e alle due piste glaciali sparate con ottimo gusto Silver Surfer, oltremodo capaci di imprimere il loro marchio Surf intriso di influenze punk/noise (e a me piace particolarmente la speciale Amiga Omega, bellissima song dotata di stile, soggiogata pure da profumi ritmici Nightwish + Adolescents: un mito!).

"Lo split è nato giusto da un'idea di Arno de Cea, guru della Calico records e soprattutto dei brutali surf-rockers Arno de Cea & the Clockwork Wizards, dopo che Manu della Creepozoïd Productions gli aveva consigliato di fare una cover del tema di "Ikari Warriors", un videogioco arcade pubblicato nel 1986 da SNK e successivamente convertito per numerosi home computer e consolle dell'epoca.

Arno ha coinvolto altre 3 band nel progetto "80's retro gaming", chiamando a raccolta dal Brasile The Mullet Monster Mafia, dal Regno Unito Los Pecadores e dall'Italia (o dal pianeta Kepler-66b?) i Superinvaders!!! Il risultato è un disco split dove figurano le cover dei temi di videogiochi come Simbad (Los Pecadores), Draconus (the Mullet Monster Mafia) e Blade Runner (Superinvaders), oltre al già citato Ikari Warriors (Arno de Cea & the Clockwork Wizards), insieme ad altri brani inediti che rispettano (più o meno) il focus del disco".

La seconda mano è giocata da Los Pecadores, che fanno scintille e faville di brina, come uscissero da un freezer atomico portatile, impolverandoci di nevischio mentre siamo distesi a far la siesta/sauna alle 03:00 PM sulla spiaggia più assolata del mondo, intenti a rifarci la tintarella salubre post-lockdown. Tre dardi avvelenati, smerigliati da lame rotanti spaziali provenienti dalle fucine innevate, poste sulle cime dell'altissima dimora-bottega, di Mercurio: è così che ci abradiamo nell'infinito delle sinuosità grandinanti ed incessanti ad alto gradiente refrigerante.

Ancora tre granitiche granite erogate, senza risparmiarsi un nichelino d'energia, dai carioca The Mullet Monster Mafia, i quali piuttosto che ghiacciarci la schiena avversando l'afa, botafogano cachaça una meraviglia, dando vita ad una serie irrinunciabile di sballogeni drink caipirinha, servendo l'assist per la goleada finale ad opera dei nostrali Superinvaders, gli unici a sputare energia anche nei microfoni (vocals, Ritz Micheli). Essi si comportano da vero Toro Scatenato mettendo l'ascoltatore alle corde, rimpinzandolo di accenti corrosivi e accordi super-jab, con la superba We Are Not Space Invaders e raddoppiando in chiusura con un epica versione da peli ritz-ati sulla pelle ad opera della cosmica versione interplanetaria, e poetica, in formato 120's, di Blade Runner end Titles Revirused, riconfermando la natura virale della loro musica nutrita da un approccio realmente extraterrestre.

Il disco è di estrema goduria e concilia i molti palati nel nome della passione per ciò che di maestoso il surf rock possiede, sbalorditivissimamente contaminato di misteriose influenze magico siderali atte a creare un'esperienza prodigiosa, massicciamente soft & wild.

È questo il mondo nuovo innescato dalla rivoluzione dei videogiochi anni '80... chiedetelo a Page e a Brin!

Retro Gaming is a 4-way Split album released by the Orleone Records (BR) - Calico Records / Creepozoid Records & Productions Impossible Records (FR) in June 29th/2020.


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