Nel 1981 la NWOBHM è ai suoi massimi storici. L'anno successivo gli Iron Maiden, col Numero della Bestia, la porteranno a livelli mai visti prima, ma allo stesso tempo la supereranno. Invece nel 1981 siamo ancora in quel momento in cui metal, proto-metal, hard rock, heavy blues, arena rock, rock and roll, glam rock... sono mischiati e poco definiti. Nessuno si stupirebbe di sentire un riff blueseggiante in disco di una qualche band NWOBHM, no? Tutt'altra pasta rispetto a sentire un'armonica a bocca in un disco con copertina gore uscito nel 1986 ovviamente.
Quest'opera dunque fotografa un periodo cruciale, che di sicuro è adorato dai fan del metal meno spinto e non eccessivamente tecnico. Ci sono gruppi importanti (Motörhead, Uriah Heep), gruppi amati quasi solo dai metallari (Angel Witch, Girlschool) e gruppi dimeticati dai più, ma che comunque regalarono momenti piacevoli.
Ovviamente i brani che spiccano sono quelli delle band più importanti: ottimi i Motörhead, gli Angel Witch e gli Uriah Heep, apprezzabilissimi gli Hakwind e le Girlschool, il resto oscilla da il gradevole e il sufficiente, senza brani che vadano a finire nel cestino, ma magari nel dimenticatoio sì.
"A Quiet Night In" non è neanche lontanamente paragonabile a raccolte quali "Metal fot Muthas" o "Metal Massacre", ma rimane un buon disco godibile da mettere quando ci sono a casa i vostri amici non metallari e non avete voglia di sentire pop commerciale tutta la sera. Qualche brano più melodico ("Angel Witch"), qualche tamarrata ("Motörhead"), con il contributo di vari spunti più di facile presa oppure più phsyc o blues. Abbastanza vario ma molto impostato, non vi farà saltare dalla sedia per il semplice motivo che i brani migliori di questo disco probabilmente li conoscerete già. Perfetto per un ragazzo che nel 1981 voleva scoprire il rock duro, divertente oggi. In questo senso, il disco è invecchiato male, ma noi sorridiamo: è un bel ricordo dei tempi andati. Voto: 78/100.
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