Dischi del 2016 Parte ormai perduta:

Dopo lo scopiettante esordio omonimo il gruppo di Leeds si presenta al pubblico con un sophomore che si allontana dalle linee guida di PIL, Joy Division senza però perdere la propria anima post-punk 79. La primissima cosa che salta all'orecchio sono le chitarre reiterate, muri di suono molto puliti presi a piene mani da Cocteau Twins, ma forse più precisamente da quel incredibile Just For A Day degli Slowdive. La chitarra è ultra cristallina e non può non ricordare i The Smiths, il cantante è un misto ben riuscito di Dave Gahan dei Depeche Mode (Skipping potrebbe stare benissimo negli album a cavallo degli 80 e 90 della band di Basildon) e Robert Smith dei The Cure; questi ultimi insieme agl' Echo & The Bunnymen compaiono come fantasmi all'interno del disco, tra dark e psichedelia, shoegaze e jangle pop. Un disco davvero fresco e vitale, gli Eagulls hanno rallentato ed hanno riempito le frequenze, un tuffo negl'anni '80 che non vi deluderà.

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