L'ambiente metallaro proprio non mi piace e lo dice uno che ha oltre 300 cd originali riconducibili al genere. Per carità spesso chi non ha un minimo di conoscenza della musica metal e delle sue varie sfaccettature spara una quantità incredibile di cazzate. Quante volte ho sentito dire cose del tipo: "non credevo fossi metallaro. Ma allora tu ascolti roba satanica e violenta???". Per il fattore satanico costoro prendono a riferimento "The Number of The Beast" degli Iron Maiden e la loro mascotte Eddie senza sapere che i Maiden sono cattolici e che quella lirica è frutto di un incubo di Mr. Harris. Costoro non sanno nemmeno che esistono band estremamente melodiche che con assoli e cori birraioli inneggiano all'happy metal, all'hard rock, all'AOR, al glam. Mi farei due grasse a vedere le loro facce mentre ascoltano le trombette e i cori da stadio di Freedom Call, Trick or Treat, Edguy, Timeless Miracle ecc...Vorrei sapere come farebbero ad etichettare violenti Gotthard, Pride Of Lions, Magnum, Journey, Angra ecc.. Ma anche il metal più classico ed il power metal, nonostante siano due generi più potenti e pomposi, danno forte enfasi al lato melodico e soprattutto hanno testi normali che inneggiano alla voglia di fare casino, alla rabbia, parlano di trame fantasiose, di paure che attanagliano la nostra vita, di speranze, delusioni, di epici concept album futuristi e qualche riferimento storico ecc... La verità è che il metal NON è tutto uguale. Fratellanza metallica??? Tutte stronzate. Provate a vedere come si rispettano un power metallers e un blackster. Nel migliore dei casi, totale indifferenza, nel peggiore insulti verbali reciproci anche pesanti.

L'ambiente metallaro mi dà fastidio per il suo totale vittimismo di fronte alle accuse spesso infondate (qui su debaser piovono spesso 1 su cd mai ascoltati) e su questo fatto ci marcia alla grande. La stra-grande maggioranza dei metallari sono ottusi e flessibili quanto un pilastro di cemento armato rinforzato. Devono vestire in un determinato modo altrimenti sono "false". Devono diffondere il loro credo e continuare ad affermare di essere superiori rispetto a chi predilige altri generi musicali perché il metal deve essere una musica adatta solo per eletti e cagate varie. I veri metallari per non essere umiliati con l'epiteto-onta di "poser" devono ascoltare i soliti gruppi (Maiden, Black Sabbath, Metallica, Judas Priest, Manowar, Megadeath et similia), andare al Gods Of Metal o al Wacken, comprare le magliettine e idolatrare queste band morte da decenni anche a dispetto di uscite discografiche semplicemente raccapriccianti. Ecco che in questo contesto estremamente flessibile e duttile la figura rivoluzionaria di Blaze Bayley è vista in malo modo dalla massa metallara. Costui, nella loro ottica, ha osato infangare la sacralità dei Maiden cantando in un modo diverso da Dickinson in due ben album. Guai ad affermare il contrario. Se Dickinson è Dio, Blaze deve essere per forza di cose merda: è logica. Così è scritto e così deve essere. Probabilmente costui avrebbe dovuto strapparsi da solo le corde vocali e snaturare il suo timbro naturale di voce cupa e bassa. Inoltre avrebbe dovuto comporre da novello entrato delle canzoni decenti vista la merda fumante che Harris ha partorito (con eccezione di 3-4 brani) nel periodo '95-'98. Bayley quindi come capro espiatorio lascia la band e il posto a salvatore Dickinson per lo studiato rilancio commercialmente della band. Nessuno, o quasi, della massa metallara si è cagato di striscio la carriera solista di Blaze perchè finalmente i Maiden erano tornati!!!

Se gli Iron Maiden invece della minestrina riscaldata discreta "Brave New World" e delle due aride opere "Dance of Death" e "A Matter Of Life And Death" avessero fatto uscire un album del calibro di "Silicon Messiah" (primo cd solista di Bayley), "Tenth Dimension" o "Blood & Belief" probabilmente al momento ci sarebbero 200 recensioni su debaser e molti metallari parlerebbero convinti di miracolo e prova dell'esistenza di Dio. Così non è stato e questi tre ottimi lavori li abbiamo comprati io e pochi altri...

In considerazione del fatto che Blaze è stato spesso tacciato di incapacità vocale dal vivo voglio parlarvi del suo live intitolato "As Live As It Gets" uscito nel 2003 sotto SPV records. Ovviamente nessuno o quasi lo conoscerà perché per il fico true metallaro medio risulta essenziale scaricare i cd di band minori, ma avere nella propria collezione dei Maiden (rigorosamente originale perché sono queste band emergenti che hanno bisogno del nostro apporto economico) "Live After Death" (CD e DVD del 2008), "Live At Donington", "Rock In Rio" senza dimenticare quelle essenziali ciofeche di "A Real Live/Dead One" e tutti gli immancabili best of. Come si fa a vivere senza avere almeno 5 versioni live fotocopia di "Fear Of The Dark"???

In "As Live As It Gets" Bayley e la sua concreta band offrono due ore di show metallico genuino, senza ritocchi e risparmio di energia. Blaze dimostra di avere un carisma fuori dal comune e libera la sua potente ugola su tonalità oscure e basse che lo esaltano. Si inizia con l'up tempo "Speed Of Light" che mette subito in chiaro all'ascoltatore l'affiatamento della formazione precisa ed essenziale nel riff e nella sezione ritmica. Il sound a tratti è sporco, per nulla ritoccato da Sneap nella fase di produzione, con il riff di Wray e Slater a imperversare selvaggio. Non c'è la ricerca della perfezione e Blaze più che tentare di avvicinare la versione fotocopia rispetto al cd anima con successo un pubblico caldo con un'interpretazione rabbiosa, passionale, dannatamente vera e convincente. Basta alzare il volume e siamo dentro una platea vivace che suda e si muove sulle note incalzanti di Steel o della energetica "Kill And Destroy". Niente compromessi nel prosieguo di una track list praticamente senza pause con riff possenti uniti a linee melodiche gradevoli, ma mai pacchiane. Quando giunge la super ballata "Stare At the Sun" (che si inchiappetta senza vaselina tutte le "Brave New World", "Dance Of Death" et similia degli ultimi tempi) Bayley offre il suo meglio. Il contenuto pubblico canta con passione e accompagna un'esecuzione passionale di un brano dotato di un crescendo riuscito: senza dubbio una delle migliori power ballad che abbia mai ascoltato e che dal vivo aumenta il suo valore. Non voglio tediarvi con la descrizione in toto del disco in quanto si muove su queste coordinate con momenti molto buoni ("Silicon Messiah", "The Brave", "Born As A Stranger", "Tenth Dimension", "Land Of The Blind" e "Ghost In the Machine") senza dimenticare gli episodi maideniani del passato e la "bastardizzazione" di "Dazed And Confused".

Questo cd lo farei ascoltare a forza a tutti quegli ottusi che si ostinano a dire che Bayley è un cantante mediocre. Consiglio caldamente l'acquisto di questo live e dei tre cd solisti di un singer sottovalutato che ha saputo reagire al periodo maideniano davvero ingrato ed immeritato. Brothers of metal de 'sti cazzi

4 stelle

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