Primo album per i Blaze, capitanati dall'ex maiden Blaze Bayley. Il singer britannico mostra su questo lavoro tutto il valore della sua voce, che nei Maiden restava inespresso a causa di uno stile musicale non troppo adatto.
Non aspettatevi per questo che Blaze sia lontano anni luce del suono dei Maiden, perchè i mostri sacri dell'heavy britannico sono sempre un punto di riferimento inamovibile per lui, e lo si può sentire nell'opener "The Ghost In The Machine", o nelle più sostenute "The Brave" e "The Launch". Gli altri pezzi sono un mix di influenze diverse, ma non si ha mai la sensazione di deja vu. Si fanno notare a tal proposito "Born As A Stranger", "The Hunger", "Identity" e la conclusiva "Stare At The Sun".
Questo è un ottimo prodotto, suonato bene e cantato meglio, con ottime idee, ma senza allontanarsi troppo dalla tradizione.
Elenco e tracce
Carico i commenti... con calma
Altre recensioni
Di carloirons
Un disco proprio buono, resta forse il rammarico di una scarsa pubblicità da parte dei media, ma se lo trovate, prendetelo, ne vale proprio la pena.
La canzone più lunga dell’album, parte dolce e triste, poi si alza e sembra che stia per esplodere... con una prestazione vocale divina di Blaze che fa gridare al miracolo.