Piccola premessa:

Quando lessi il libro "100 dischi ideali per capire il rock hard e heavy", uno dei gruppi che mi incuriosì di più furono questi Bad Company, anche perchè nello spazio loro dedicato veniva citata una frase attribuita a Bruce Dickinson che faceva più o meno così: "Io un cantante di talento? Forse non avete mai sentito Paul Rodgers"...

Quando ascoltai per la prima volta i Bad Company scoprii finalmente chi fosse questo Paul Rodgers e quanto quella frase fosse dannatamente vera...

Detto ciò, passiamo a parlare del disco in questione... 

Un anno dopo lo strepitoso "esordio" (le virgolette sono d'obbligo, vista l'esperienza già ben consolidata dei quattro componenti) omonimo datato 1974, a parere di chi scrive uno dei migliori dischi degli anni '70, i Bad Company tornano sulle scene con questo "Straight Shooter", dando conferma di quanto quel primo disco non fosse un episodio isolato.

Le coordinate su cui si muove "Straight Shooter" sono più o meno le stesse di "Bad Company", facendo perno sulla voce strepitosa e l'interpretazione sempre eccellente di Paul Rodgers e sul chitarrismo sempre misurato e funzionale alla canzone di Mick Ralphs, supportati dall'ottima sezione ritmica marchiata Boz Burrell e Simon Kirke.

I presupposti per realizzare un gran disco ci sono tutti e i quattro non tradiscono le attese, pur senza tentare di realizzare una fotocopia di "Bad Company" (impresa non certo facile), anzi, qui trovano più spazio le chitarre acustiche e le tastiere e le sonorità sono forse meno bluesy e rocciose, ma gli 8 pezzi proposti sono comunque di ottima qualità, che si tratti di "Shooting Star" e "Feel Like Makin' Love", senza dubbio i più radiofonici e conosciuti, delle due ballate "Weep No More" e "Anna", firmate da Kirke, o dell'hard rock di "Good Lovin' Gone Bad" e di "Deal With The Preacher".

Il livello generale di "Straight Shooter" è leggermente inferiore rispetto all'illustre predecessore, col quale pochi dischi reggerebbero il confronto, ma questo non sminuisce certo il suo valore e chi ama un certo tipo di rock suonato con grande classe (e qui ce n'è da vendere) troverà pane per i propri denti, perchè i Bad Company sanno scrivere grandi canzoni e non hanno nessun bisogno di fare inutile sfoggio di tecnicismi vari.

E poi canta Paul Rodgers, mica ligabue...

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