Benché non venga certo annoverato tra i nomi più conosciuti dell'universo musicale Martin "Bap" Kennedy può contare un modesto numero di collaborazioni altisonanti, cinque album con gli Energy Orchard e otto come solista. Le collaborazioni di Bap Kennedy erano sempre state di un certo livello, basti pensare a quella con Van Morrison ancora quando era chitarrista e principale songwriter degli Energy Orchard. Anche la carriera solista inizia all'insegna di una collaborazione: quella con Steve Earle, che presto lo definirà "Il miglior compositore di canzoni che abbia mai sentito".
La collaborazione che di sicuro ha reso di più è però quella con Mark Knopfler, da cui è nato "The Sailor's Revenge". Quest'ultimo album è decisamente il suo disco migliore e riesce a colpire con una serie di buoni arrangiamenti e testi attentamente studiati. I suoni degli strumenti sono pacati ma particolarmente nitidi, soprattutto la chitarra di Knopfler, che si lega ottimamente alla voce del cantante caratterizzando il disco con un atmosfera nostalgica e Irish. La traccia d'apertura, "Shimnavale", è un pezzo decisamente folk e carico di energia, che rappresenta un inizio perfetto per quest'album che porta il cantante a riscoprire il sound della sua terra natia. Ancora più celtica e altrettanto affascinante è sicuramente la seconda traccia: "Not a Day Goes By". Il disco prende una piega più country con "Please Return to Jesus", e in "Jimmy Sanchez" è possibile cogliere la genuina complessità dei testi.
Sicuramente, visto il genere, è un album non apprezzabile da tutti, ma indiscutibilmente un ottimo album. Se non altro il migliore di quest'artista.
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