Gli anni ottanta sono stati abbagliati dalla meteora Talk Talk che con "Spirit of Eden" e "Laughing Stock" hanno arricchito la musica internazionale di due zaffiri di rara bellezza e pur di difficile ascolto. Sembra strano che la stessa band di "Such And Shame" abbia potuto disintegrare la struttura musicale fino a renderla un mero fantasma di sé. Ma queste finezze si pagano e care con l'impopolarità e con i ricatti delle case discografiche alle quali non interessa il profumo che si espande nell'aria, ma la confezione del profumo stesso. Ma ormai un seme era stato gettato e l'embrione da esso generato non sarebbe stato coperto dal cemento... non questa volta.
Anni novanta... il germe ha dato il frutto e come una fenice risorge così quella musica scorge la luce per la gioia dei nostri occhi. Come una stella cadente che illumina il cielo e sparisce consumata nel suo nero cosmico arrivano i Bark Psychosis che elevano a potenza il suond così gentilmente tratteggiato dagli ultimi Talk Talk. Hex è dimensione, è spirito che si fonde nell'aria, è ciò che non pretende di essere, come un sussurro che si ode ma non pretende di schiacciare prepotentemente ciò che gli sta attorno. Hex c'è se vuoi ascoltarlo e ti parla dentro... così nella sua immobile bellezza, così come può essere la bellezza della vita.
Stilisticamente Hex è psichedelia, musica da camera, jazz, avanguardia e quant'altro, ma è soprattutto immobilità, armonia, passione. Sì passione, quella passione che anima i gruppi che producono capolavori e che poi si perdono perché schiacciati dalla loro stessa passione. Ma è riduttivo pensare la musica di Hex in termini di generi. Come si può definire, spiegare con parole il fascino dell'emozione? È questo Hex: emozione, aria, generosità. Note singole e lunghe si espandono in un crescendo di suoni ed armonie, riempiono gli spazi senza aggredirli. Scivolano via perdendosi nell'eterno. Anche le percussioni appaiono soffici nenie. Tutto è studiato nei minimi particolari, maniacale. Alla frenesia del mondo (ben rappresentata dal rock nelle sue sfaccettature) i Bark Psychosis scelgono la vera trasgressività: la spiritualità, l'incubo notturno, l'urlo di chi sta in silenzio e che riempie la testa di chi prepotentemente condanna e strilla.
Hex è e resta un capolavoro a tutt'oggi anche se dimenticato, ma se lo ascoltate non può lasciarvi senza un arricchimento. Un capolavoro testamento di una band che nella sua brevissima vita ha illuminato il cielo notturno dei colori dell'anima. Spirito allo stato puro. Hex.
Peccato che non sia neanche più in vendita!
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