Sono ormai le 22, i cancelli della villa erano stati aperti fin dalle 21:30; il gruppo spalla ingaggiato pochi giorni prima da B.B. King ha appena finito la sua performance... niente male, ma piuttosto bassa rispetto quello che la gente si attende.
L'aria odora di pop-corn e di panini, la gente del posto fa i soliti discorsi inutili su cibo e "femmene".
Sembra impossibile, eppure il Ragazzo del Blues, ormai ottantenne, riesce a portare la stessa eccezionale atmosfera anche in luoghi come questi e tra queste genti. E' questo il miracolo.
Il gruppo è eccezionale... abbiamo trombe, sax, tastiera, basso, batteria ed anche un'altra chitarra d'aiuto... eh si perchè ormai il Rè inizia a sentire gli anni, e non canta più suonando contemporaneamente, quindi o fa gli assoli di chitarra oppure canta.
Esegue ben due pezzi in piedi, e poi si siede su una sedia con in braccio la sua Lucille. Iniziano i soliti dialoghi con il pubblico, con in sottofondo ottime basi Blues. Ironizza sul suo "pessimo inglese" (per me ottimo visto che capivo quasi tutto :D), e sulla sua età. Trova sempre l'occasione per ringraziare le donne, e prima di un attacco di un pezzo afferma che "Non esistono donne brutte, il creatore non ne ha fatte".
Più il concerto avanza e più B.B. King sembra essere coinvolto; quando canta con la sua stupenda voce, a volte batte le mani o se le stringe in petto per l'emozione. Durante gli assoli si ferma anche 10 secondi sull'ultima nota, tra il delirio del pubblico.
Non sono mai stato un fan sfegatato del Rè, e quindi non riconosco tutti i pezzi che suona (o che spesso improvvisa), però tutto il pubblico si infiamma quando parte "The Thrill Ss Gone" e "Why I Sing The Blues".
L'emozione è un continuo crescendo, ad un certo punto sembra davvero di essere in un locale americano negli anni '50 seduti su un tavolino con davanti un bicchiere di Whiskey.
Quando si avverte che tutto sta per finire, avviene qualcosa di stupendo. Le transenne messe dalla sicurezza per separare i settori a prezzo maggiore più vicini al palco, vengono divelte, e tutto il pubblico si alza in piedi davanti al B.B. King per applaudirlo.
Ed è questo il miracolo del Blues: non ci sono più ricchi o poveri, borghesi o proletari... c'e' solo la gente.
E B.B. King ha proprio girato il mondo. Lui ragazzo che lavorava nelle piantagioni di cotone, avrebbe mai pensato di suonare in tutto il mondo anche ad 80 Anni?
Forse no.
Sa invece ora che questo sarà il suo ultimo tour europeo, perchè l'età inizia a farsi sentire, e 15 ore di volo sono troppe anche per lui.
Dopo infiniti ringraziamenti alla città (anche perchè all'inizio dello show il sindaco aveva consegnato le chiavi della città in segno di rispetto), B.B. King se ne va in tutta umiltà, proprio come quando era salito.
Che si può dire... 28 euro per vedere LUI suonare ad 80 anni per ben 2 ore... fantastico.
Di sicuro il massimo dei voti, per un concerto che con i suoi suoni e colori rimarrà nel cuore di molti.
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