Michael (e John e Troy e poi pure Gregg)

È gennaio 1981 e tre ragazzi californiani di nemmeno vent’anni risolvono di mettere in piedi un gruppo.

Michael suona il basso, canta e compone i brani; John è alla chitarra, alla batteria c’è Troy.

Decidono di chiamarsi Salvation Army e suonare qualcosa che si avvicini al garage-punk

In quei giorni, se dici garage-punk intendi i Fuzztones di Rudi Protrudi e i Gravedigger V di Leighton Koizumi.

Rudi e Leighton non sono propriamente di quelli che una ragazza di buona famiglia presenterebbe ai propri genitori.

Invece Michael lo è.

Il garage-punk che ha in mente Michael non ha nulla della sfrontata e compiaciuta selvatichezza di quello suonato da Fuzztones e Garvedigger V; al contrario, è un garage-punk gentile e costumato, se mai il garage-punk può esserlo.

Sia come sia, Michael compone quattro brani, registrati in un demo tape: «Happen Happened», «For Hours», «Fight Songs» e «Mind Gardens»; due quinti psycho, due quinti garage, un quinto punk.

Dennes

Il demo tape finisce nelle mani di Dennes, che ha cinque anni più di Michael e li ha spesi per crearsi una reputazione nei circoli musicali underground californiani.

Suona in un gruppo, i Minutemen, che in quei giorni del 1981 ha appena pubblicato un ep e sta ultimando il primo album e, nonostante il materiale in circolazione siano tante canzoni che le puoi contare sulle dita delle tue mani, Dennes e compagni sono già personaggi, a modo loro.

Hanno messo in piedi perfino una casa discografica, la New Alliance.

A Dennes quel demo tape piace davvero, forse per l’eclettica ed inedita attitudine di Michael nei confronti del garage-punk, che è poi l’eclettica ed inedita attitudine di Dennes nei confronti dell’hardcore-punk.

Se i Minutemen sono un gruppo hardcore-punk, allora i Salvation Army sono un gruppo garage-punk.

Fatto sta che Michael e Dennes estraggono dal lotto «Happen Happened» e «Mind Gardens» e quello è il primo parto discografico dei Salvation Army, sotto forma di singolo.

Rodney

Chi si lascia travolgere dall’entusiasmo, chi lo perde (l’entusiasmo).

Dennes incoraggia Michael a comporre nuovo materiale mentre i Salvation Army perdono un pezzo.

Michael ha quattro brani nuovi di zecca – «She Turns to Flowers», «Grimly Forming», «The Seventeen Forever» e «Cellophane Nirvana» – e un rifacimento di «Going Home» dei Great Society per un secondo demo tape.

Intanto John abbandona e, alla chitarra, subentra Gregg.

Da quel demo tape, Michael e Dennes avrebbero di nuovo dovuto estrarre un paio di brani da mettere sul secondo singolo dei Salvation Army.

Ma va diversamente.

Rodney è un dj, conduce una trasmissione radiofonica, si innamora del nuovo demo tape dei Salvation Army e lo passa in continuazione nel corso delle sue conduzioni.

Se John Peel spiana la strada agli Undertones, Rodney spiana la strada ai Salvation Army.

Lisa

Lisa lavora alla Frontier e il suo lavoro è quello di scovare nuovi talenti meritevoli di essere messi sotto contratto.

Ogni domenica notte si mette all’ascolto della trasmissione di Rodney in cerca di ispirazione e quei Salvation Army dapprima la incuriosiscono, poi la innamorano.

Li corteggia, li blandisce colla promessa di un album tutto per loro, li “ruba” alla New Alliance, li accasa alla Frontier.

La promessa è realtà nel maggio del 1982: «The Salvation Army» è il primo album, omonimo.

Dentro ci trovano posto il primo singolo e quattro brani del secondo demo tape, tutti opportunamente rivisitati e corretti, e quattro brani nuovi, «Upside Down», «While We Were in Your Room Talking to Your Wall», «Minuet» e «I’m Your Guru».

The Salvation Army

Non il gruppo di Michael.

Ma il movimento internazionale evangelico, fondato per diffondere il Cristianesimo, portare aiuto ai bisognosi, e dimostrare che, in un mondo asservito al materialismo, è possibile vivere un Cristianesimo gioioso ed attivo.

Il garage-punk è uno dei tanti simboli di quel mondo votato al materialismo.

Per cui il movimento invita bonariamente Michael a modificare la ragione sociale; in caso contrario, si attenda una causa legale miliardaria.

The Three O’Clock

I Salvation Army muoiono qui, tutta la loro produzione è raccolta in «Happen Happened», a nome Befour Three O’Clock, creatura musicale dotata di vita fittizia.

Vivano i Three O’Clock.

Vivono lungo uno splendido ep, «Baroque Hoedown», e un ottimo album, «Sixteen Tambourines», e pregevoli intuizioni sparse in diversi altri solchi.

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