I Behemoth sono un gruppo che non ha bisogno di presentazioni, attivi sin dal 1991 sono riusciti a creare (ovviamente insieme ad altri gruppi seminali come ad esempio i Vader) una solida scena polacca esplorando molto accuratamente il metal estremo in maniera molto personale, dapprima proponendo un freddo Black Metal molto atmosferico per poi sterzare bruscamente verso un Death Metal via via sempre più tecnico.
Questo "Sventevith (Storming Near the Baltic)" altro non è che il loro debut album, datato 1995 e contenente esclusivamente grezzo e freddo Black Metal come la scuola norvegese insegna. E' pazzesco pensare che un simile cd sia stato partorito dalla Polonia, piuttosto che dalla più canonica (per l'epoca) Norvegia dato che i tratti caratteristici che contraddistinguono quest'opera sono prettamente scandinavi.
Così se ascoltando le prime note di "Chant of the Eastern Lands" sembra di aver messo nel lettore "In the Nightside Eclipse" degli Emperor, nelle successive tracce echeggiano molto piacevolmente echi di Darkthrone ("From the Pagan Vastlands"), primi Dimmu Borgir ("Hidden in a Fog") e dei maggiori gruppi norvegesi in generale.
Le tracce scorrono via immergendo l'ascoltatore in una tempesta di neve e rivelandosi molto valide e ben strutturate; mai un calo di tono o uno sbadiglio, anzi, colpiscono in modo molto positivo le melodie di ogni singola canzone, sempre azzeccate e mai scontate o banali, amalgamate sapientemente a partipiù tirate. L'ascolto dell'album è anche intermezzato da brevi pezzi strumentali, molto evocativi, che ben si incastonano tra le perle che lo compongono. E' da sottolineare, comunque, che la vena epica che caratterizzerà il successivo "Grom" qui ancora non è così accentuata, ma sicuramente è molto influente.
Passando alla produzione, questa è, ovviamente, molto sporca ma a mio avviso non potrebbe esserci produzione migliore per un opera di questo tipo, capace di creare un'atmosfera tale da far accapponare la pelle.
In sostanza questo non è solo un debut album, ma il primo capolavoro di questa incredibile band, a cui ne seguiranno molti altri, che pone le basi per i seguenti cd, almeno fino alla svolta Death. Tutte le canzoni sono dei classici del Black Metal e andrebbero tutte ricordate... però canzoni come "From the Pagan Vastlands", "Hidden in a Fog", "Entering the Faustian Soul" e "Forgotten Cult of Aldaron" stanno veramente avanti!!
Il mio consiglio a tutti gli amanti del Black Metal è quello di comprare questo cd senza pensarci su e vedrete che non rimarrete per niente delusi!
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