Cominciamo dal titolo ...

Per me davvero orrendo.

Detto questo, e liberatomi da ogni pregiudizio derivante dal titolo (per me orrendo) dell'album, provo a parlare di questa nuova fatica della band scozzese.

Cominciando con il dire che il titolo (per me orrendo) dell'album in alcun canzoni un po' si sente, purtroppo.

A cominciare dalla terza ("Play for today") in cui la voce femminile, che non e' sicuramente quella di Isobel Campbel, ma che non mi pare neanche quella di Sarah Martin, si permette il lusso di dare il ruolo di voce spalla a quella di Stuart Murdoch.

E sopratutto in un brano come "The party line" che inizia come uno di quelli dei miei amatissimi Bee Gees del tempo de La febbre del sabato sera, ma nei Belle and Sebastian quel ritmo mi sembra proprio fuori luogo.

Poi pero' penso che anche nel mio amatissimo "Tigermilk" c'era un brano di "dance elettronica" ("Electronic renaissance") per cui, dai, in fondo non sono cambiati tanto.

Ed e' la' che scopro i vecchi Belle and Sebastian, con i loro pezzi mid-tempo verdi di prati scozzesi, assassini di malumore pur rimanendo malinconici, con la voce di Murdoch a farla da padrone, anche quando cercano di metterla in secondo piano ("The book of you")', o quando e' subito in primo piano come nella cavalcata elettronico-letteraria "Enter Silvia Plath", che in fondo potrebbe essere una nuova "I could be dreaming".

Per cui torno indietro dall'inizio e (ri)scopro i primi due brani lenti e carezzevoli (il primo con una chitarra suonata al contrario ... ed un'altra che disegna un arpeggio che mi ricorda quello di "Cupid de Locke" degli Smashing Pumpkins) in cui la voce di Murdoch e' in massima evidenza (per me la voce della "mamma" che ti da la buonanotte quando sei bambino; un pugno in faccia a chi me la tocca, per dirla alla Papa Francesco...).

Ed infine scopro la saltellante (ma non dance) "Nobody's Empire", tantissimo primissimi Belle and Sebastian con quei campanellini di sfondo e le trombe, "Ever had little faith?", praticamente un pezzo di "The boy with the arab strap", e "The everlasting muse", davvero gran pezzo (il piu' innovativo e particolare dell'album).

Insomma, a parte il titolo (per me orrendo), un bell'album dance ..., ma alla Belle and Sebastian

Ed in piu', e me ne accorgo solo alla fine, con la copertina, un po' orrenda anche essa, ma con lo stesso colore di quella di Tigermilk.

Merita sicuramente un ascolto.

Elenco e tracce

01   Nobody's Empire (00:00)

02   Allie (00:00)

03   The Party Line (00:00)

04   The Power Of Three (00:00)

05   The Cat With The Cream (00:00)

06   Enter Sylvia Plath (00:00)

07   The Everlasting Muse (00:00)

08   Perfect Couples (00:00)

09   Ever Had A Little Faith? (00:00)

10   Play For Today (00:00)

11   The Book Of You (00:00)

12   Today (This Army's For Peace) (00:00)

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