Sono appoggiato alla balaustra, in alto, ad osservare la gente, in attesa che inizi l’esibizione dal vivo di Beth Gibbons. Osservo la gente che parla, la gente che beve e fuma, la gente che osserva altra gente nel brusio generale della musica soffusa.
Non sembra di essere a un concerto, sembra una serata qualsiasi in un locale qualsiasi. Non c’è quel clima ansioso d’attesa per ascoltare una delle più belle voci femminili mai sentite, sembra quasi che tutti siano qui per chissà quali altri motivi.

Ma appena si spengono le luci un urlo si alza e tutte le testoline si girano verso il palco, verso di lei. Inizia l’arpeggio di “Mysteries” e Beth impugna il microfono in quella sua posizione caratteristica, raccolta su se stessa, immobile nella sua figura slanciata.
La gente che parlava, beveva e fumava ora di colpo è rapita dalla voce di un angelo ed ascolta in religioso silenzio il talento di Beth Gibbons.

Mi ridesto quando la brace della sigaretta quasi mi ustiona le dita, faccio un paio di foto e scendiamo da basso.
Rustin Man sfodera un contrabbasso enorme, una fanciulla graziosa accompagna con un violino l’ugola di Beth, mentre il fido Adrian Utley siede fra tastiere e moog. Ma l’attenzione è tutta per la Gibbons, la sua sola voce suadente crea un’atmosfera intima e raccolta.

In “Show” i suoi vocalizzi delicati ipnotizzano come Ulisse di fronte al canto delle sirene. In “Resolve” sembra quasi di sedere in spiaggia di fronte ad un falò. Ma è in “Tom the Model” e soprattutto in “Funny Time of Year” che affiora l’anima eterea e decadente dei Portishead, e qui la Gibbons dà il meglio di sé unendo potenza e dolcezza in un amalgama di vocalizzi che fanno venire i brividi lungo la schiena.

Siamo alla fine, dopo neppure un’ora di concerto. Sinceramente è un po’ poco, un bis con qualche pezzo inedito sarebbe stato più che gradito, ma nessuno protesta, solo applausi perché tutti hanno sentito quello per cui erano presenti, ovvero una voce sublime e di qualità superiore. Un buon antipasto in attesa di un’altra succulenta portata dei Portishead.

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