Basta una parola per descrivere questo disco: delizioso.
Nonostante ciò è però difficile inquadrare la musica, che fondamentalmente è indie-pop di ottima fattura, ma che mischia tantissimi elementi in virtù di arrangiamenti fantasiosi e ricchissimi. Davvero c'è da perdersi nel seguire le linee melodiche che si intrecciano, esplodono, si nascondono, vanno a farsi un giro e poi si rifanno vive quando meno te l'aspetti. In alcuni momenti potrebbe sembrare persino di ascoltare un disco di lounge: vedi ad esempio la stupenda "What Will You Do When Your Suntan Fades?". Ha un attacco ed uno sviluppo favolosi, con un piano che regge un delicatissimo tappeto ritmico, con un finale alla Bacharach. Ecco, per inquadrare il disco immaginate Bacharach che suoni il tex-mex, solo che dopo un po' prende in mano la chitarra elettrica ed arruffa il tutto. Non so se rendo l'idea.
I brani sono tutti non meno che buoni, ma pescando nel mucchio non fatevi mancare "Silver Lining" (parte col riff alla Pixies e poi via di rockeggio uptempo, coi fiati a tirare ritornello e bridge) o "Gravity's Bringing Us Down" (lisergica e tirata, ma con una improvvisa apertura che non ti aspetti). Imprescindibile "Burned By The Sun", in cui risentirete le tipiche atmosfere West Coast... Inquadrato nella produzione del gruppo (molto belli anche gli altri album) direi che è il classico disco della maturità, in cui lo stile viene definito in modo netto. Lo consiglio caldamente a chi ha apprezzato "Nice And Nicely Done" dei "The Spinto Band".
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