Alcuni colpi di arma da fuoco lo portarono via. Davanti a casa sua. Un freddo febbraio di 8 anni fa. Aveva solo 24 anni.
Eppure aveva già sfornato un bellissimo disco come "Lifestylez ov Da Poor and Dangerous" e un singolone malatissimo come "Devil Son".
Lamont Coleman alias Big L, parte integrante della crew D.I.T.C. (la stessa, per intenderci, di quel sant'uomo di Joe Grasso; sì quel facciadaculo che potete veder sculettare nel video di Lean Back), non venne però apprezzato dai più all'epoca e dopo il flop commerciale del disco (1995) l'etichetta decise addirittura di cacciarlo via.
Le produzioni, curate da gente come Buckwild e Lord Finesse, sono di un livello molto alto e Big L al microfono è, anzi era, inarrestabile. Tra le traccie migliori sono sicuramente da citare il video "Put It On feat Kid Capri", "MVP", "No Endz No Skinz" (forse la mia preferita), l'altro singolo "Street Stuck", "Da Graveyard" dove spicca il featuring di un tale Jay-z, la bellissima "I Don't Understand It" e la jazzeggiante "Fed Up With The Bullshit".
In conclusione "Lifestylez ov Da Poor And Dangerous" è un disco da avere assolutamente. Anche per un pubblico non hip-hop.
BIG L REST IN PEACE.
8,5/10
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