Arianna è un film del 1957 ambientato a Parigi e diretto da Billy Wilder.

Billi Wilder è un regista europeo naturalizzato americano.

Appartiene a quella schiera di registi europei che emigrarono in America come ad esempio Ernest Lubitsch con il qual ha in comune il fatto di essere stato un maestro della commedia brillante americana.

Arianna, con Gary Cooper e Audrey Hepburn è uno dei suoi tanti successi.

Arianna è la figlia di un investigatore privato specializzato in adulteri.

L'investigatore ha un caso importante per le mani. Un suo cliente, che per stanare la moglie finge di recarsi a Londra, invece, resta a Parigi, Crede che la moglie lo tradisca ed effettivamente è così. Lo tradisce con Frank Flannagan (Gary Cooper) multi-miliardario americano e impenitente rubacuori. Flannagan è sempre in giro per il mondo per affari e in ogni città ha un'amante. A parigi ha la moglie di questo tizio.

L'investigatore, nella propria abitazione-studio che condivide con la figlia, consegna le prove del tradimento al cliente, il quale, vuole uccidere Flannagan. Lo farà recandosi direttamente nel luogo in cui si è consumato e dove si sta ancora consumando l'adulterio. Li coglierà in flagrante non appena il complesso tzigano avrà teminato di suonare Fascination.

Arianna però sta origliando, ha sentito tutto ed è fermamente intenzionata a sventare l'omicidio.

Questo è l'inizio del film.

Ciò che mi ha colpito di questo film, al di là della bravura dei due interpreti, più lei che lui per chi scrive, è la perfezione della scrittura.

I dialoghi ad esempio: c'è ritmo, brio, eleganza, humour.

Le trovate, ovvero gli elementi di contorno tipo il complesso tzigano che suona nella suite del miliardario, il cagnolino che abbaia, il violoncello.

Non ne fanno più di film così, non c'è più stile, creatività, leggerezza o meglio leggiadria.

Non c'è più educazione, rispetto.

Mi si perdoni questa breve paternale ma le cose stanno proprio così.

Aggiungete poi che per l'epoca questi film erano particolarmente ardimentosi, audaci, schietti, in una parola: moderni.

Ed è proprio questa modernità che ha fatto sì che una comedia brillante rosa di quasi 60 anni fa abbia ancora oggi un piglio caparbio, un ritmo sostenuto e che non abbia minimamente risentito dei segni del tempo.

Anzi, considerando che oggi siamo tutti un po' anestetizzati direi che vedere un film del genere è una boccata d'ossigeno, una leggera e piacevole scossa elettrica ai circuiti del nostro cervello.

La perfezione della scrittura dicevamo.

E sì, perchè ad un certo punto la storia che sembrava non poter proseguire ha una svolta. Un casuale incontro innesca quello che sarà il colpo di scena propedeutico al finale.

Un cerchio perfetto.

Un maestro ...dicevamo.

Magistrale.

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Altre recensioni

Di  JpLoyRow2

 "Un film sull'amore, e il più fisico, ma opera di un cuore secco" (Cahiers du Cinéma)

 "Un mix di lacrime e risate come solo Wilder sapeva miscelare."